Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Si ferma treno della Cumana, i passeggeri a piedi sui binari
Lo stop a Pozzuoli. De Gregorio (Eav): se capita all’Alta velocità nessun clamore
Dopo avere atteso quaranta minuti sul treno della Cumana fermo tra le stazioni di Cantieri e Pozzuoli per un guasto al sistema di trazione, hanno forzato le porte e si sono incamminati a piedi lungo il binario unico.
Ieri mattina una decina di passeggeri del convoglio dell’Eav, nonostante le esortazioni del capotreno, hanno scelto la soluzione fai da te per raggiungere Pozzuoli. L’unica che ai loro occhi appariva possibile ion quei frangenti. Hanno camminato per qualche minuto a piedi sui binari e si sono infilati sotto il passaggio a livello in prossimità dell’abitato del comune flegreo. Stavolta i passeggeri non hanno corso rischi come in circostanze analoghe del passato perché la circolazione era ferma proprio a causa dell’inconveniente al treno dal quale erano appena saltati giù. Ma le immagini dell’episodio, che in poche ore hanno fatto il giro del web, hanno ancora una volta rappresentato in maniera emblematica quanto precario sia lo stato di salute del trasporto locale e quanto complicate siano le giornate dei pendolari – studenti e lavoratori per lo più – che ad esso si affidano. «C’è voluto molto tempo per portare via il treno guasto e liberare la tratta ferroviaria, permettendo così che riprendesse la circolazione sull’intero percorso – dice Patrizio Moraca, macchinista e rappresentante sindacale dell’Orsa – perché sia a Cantieri sia a Pozzuoli il caso ha voluto ci fossero due treni inadatti a trainare quello guasto. Si è dovuto attendere che sopraggiungesse un convoglio da Fuorigrotta».
Il mezzo che è andato in avaria, aggiunge Antonio Passaro, anch’egli macchinista, «è uno di quelli che tempo fa sono stati sottoposti a radicale rifunzionalizzazione, il revamping. Da allora, in verità, è la prima volta che si guasta». Sull’episodio interviene anche Umberto De Gregorio, il presidente di Eav: «Il treno era a sette metri da un passaggio a livello. Quando le persone sono scese hanno percorso pochi passi e si sono trovate a Pozzuoli. Nulla di particolare. Quando accade un guasto sull’Alta Velocità ed i passeggeri restano fermi due o tre ore,nessuno dice nulla perché lì non possono scendere. Stanno in aperta campagna. Accade alla Cumana e finiamo in prima pagina». Circa i tempi che ieri Eav ha impiegato per trainare via dal binario il convoglio e liberare la tratta, il presidente della società regionale ritiene che siano nella norma. «Bisogna – dice – mandare un treno sul posto del guasto, agganciare quello rotto e trainarlo. Non è proprio una cosa da cinque minuti». Non è la prima volta che i passeggeri dei treni di Eav scendono sui binari quando il loro convoglio è fermo per un guasto e proseguono a piedi. È accaduto, per limitarsi a qualche esempio, il 30 dicembre sulla Circumvesuviana bloccata tra Pioppaino e via Nocera e sulla stessa linea e più o meno nello stesso punto il 28 ottobre. Il 16 ottobre medesima scena, protagonisti i viaggiatori del treno Baiano–Napoli bloccatosi ad alcune centinaia di metri dalla stazione Garibaldi. Decine di persone si incamminarono a piedi verso la meta. Nel percorso incrociarono un altro treno della Circum in marcia da Napoli. Il macchinista suonò ripetutamente il clacson e rallentò fin quasi a procedere anch’egli a passo d’uomo. Del tutto speciale fu poi la “passeggiata” di chi era sul Napoli-Sorrento che il 22 giugno 2019 si fermò per un guasto meccanico nella galleria di Pozzano. Dopo trenta minuti scesero dal convoglio e si incamminarono a piedi nel buio.