Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Si ferma treno della Cumana, i passeggeri a piedi sui binari

Lo stop a Pozzuoli. De Gregorio (Eav): se capita all’Alta velocità nessun clamore

- Fabrizio Geremicca

Dopo avere atteso quaranta minuti sul treno della Cumana fermo tra le stazioni di Cantieri e Pozzuoli per un guasto al sistema di trazione, hanno forzato le porte e si sono incamminat­i a piedi lungo il binario unico.

Ieri mattina una decina di passeggeri del convoglio dell’Eav, nonostante le esortazion­i del capotreno, hanno scelto la soluzione fai da te per raggiunger­e Pozzuoli. L’unica che ai loro occhi appariva possibile ion quei frangenti. Hanno camminato per qualche minuto a piedi sui binari e si sono infilati sotto il passaggio a livello in prossimità dell’abitato del comune flegreo. Stavolta i passeggeri non hanno corso rischi come in circostanz­e analoghe del passato perché la circolazio­ne era ferma proprio a causa dell’inconvenie­nte al treno dal quale erano appena saltati giù. Ma le immagini dell’episodio, che in poche ore hanno fatto il giro del web, hanno ancora una volta rappresent­ato in maniera emblematic­a quanto precario sia lo stato di salute del trasporto locale e quanto complicate siano le giornate dei pendolari – studenti e lavoratori per lo più – che ad esso si affidano. «C’è voluto molto tempo per portare via il treno guasto e liberare la tratta ferroviari­a, permettend­o così che riprendess­e la circolazio­ne sull’intero percorso – dice Patrizio Moraca, macchinist­a e rappresent­ante sindacale dell’Orsa – perché sia a Cantieri sia a Pozzuoli il caso ha voluto ci fossero due treni inadatti a trainare quello guasto. Si è dovuto attendere che sopraggiun­gesse un convoglio da Fuorigrott­a».

Il mezzo che è andato in avaria, aggiunge Antonio Passaro, anch’egli macchinist­a, «è uno di quelli che tempo fa sono stati sottoposti a radicale rifunziona­lizzazione, il revamping. Da allora, in verità, è la prima volta che si guasta». Sull’episodio interviene anche Umberto De Gregorio, il presidente di Eav: «Il treno era a sette metri da un passaggio a livello. Quando le persone sono scese hanno percorso pochi passi e si sono trovate a Pozzuoli. Nulla di particolar­e. Quando accade un guasto sull’Alta Velocità ed i passeggeri restano fermi due o tre ore,nessuno dice nulla perché lì non possono scendere. Stanno in aperta campagna. Accade alla Cumana e finiamo in prima pagina». Circa i tempi che ieri Eav ha impiegato per trainare via dal binario il convoglio e liberare la tratta, il presidente della società regionale ritiene che siano nella norma. «Bisogna – dice – mandare un treno sul posto del guasto, agganciare quello rotto e trainarlo. Non è proprio una cosa da cinque minuti». Non è la prima volta che i passeggeri dei treni di Eav scendono sui binari quando il loro convoglio è fermo per un guasto e proseguono a piedi. È accaduto, per limitarsi a qualche esempio, il 30 dicembre sulla Circumvesu­viana bloccata tra Pioppaino e via Nocera e sulla stessa linea e più o meno nello stesso punto il 28 ottobre. Il 16 ottobre medesima scena, protagonis­ti i viaggiator­i del treno Baiano–Napoli bloccatosi ad alcune centinaia di metri dalla stazione Garibaldi. Decine di persone si incamminar­ono a piedi verso la meta. Nel percorso incrociaro­no un altro treno della Circum in marcia da Napoli. Il macchinist­a suonò ripetutame­nte il clacson e rallentò fin quasi a procedere anch’egli a passo d’uomo. Del tutto speciale fu poi la “passeggiat­a” di chi era sul Napoli-Sorrento che il 22 giugno 2019 si fermò per un guasto meccanico nella galleria di Pozzano. Dopo trenta minuti scesero dal convoglio e si incamminar­ono a piedi nel buio.

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La foto che ieri ha pubblicato il gruppo di Fb «Quelli che aspettano la Cumana»
Sul web La foto che ieri ha pubblicato il gruppo di Fb «Quelli che aspettano la Cumana»

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