Corriere del Mezzogiorno (Campania)
La regista Lara Sansone «Mastelloni, mio duca»
Da stasera torna lo spettacolo di culto di Armando Pugliese ed Evio Porta
Da stasera il Sannazaro tornerà a svuotare la platea per trasformarla nel campo d’azione di «Masaniello», il cult-show del 1974. Gli autori Armando Pugliese ed Elvio Porta l’avevano infatti immaginato su tavole di legno che attraversavano il largo del Mercato di San Martino, creando, sul modello di Grotowsky o del Living Theatre, un’interazione continua con il pubblico. E così la versione indoor diretta e interpretata da Lara Sansone riprende vita con la sua sarabanda di personaggi, canti, balli e intense parti recitate, legate alla rivolta guidata che investì Napoli nel 1647.
Una sommossa dovuta all’indiscriminato aumento delle gabelle imposto dal viceré. «Ho lavorato molto — spiega Lara — sull’animo dei personaggi, focalizzando l’attenzione su quelli apparentemente minori, in modo da restituire un fedele bozzetto d’epoca». Che peraltro si lega ai modi espressivi di altre produzioni della sala di via Chiaia. «È la nostra terza opera corale dopo Festa di Montevergine e Piedigrotta di Raffaele Viviani. Il Masaniello è un’opera complessa, che ha segnato la storia del teatro moderno, portando l’azione tra il pubblico, abolendo le divisioni. Lo spettacolo del 1974 vedeva una piazza come palcoscenico ed allestirlo in teatro ha significato rivedere gli spazi per mantenere intatto il suo spirito e la sua magia». Al fianco di Lara-Bernardina ci sarà Leopoldo Mastelloni, qui nel ruolo del Vicerè spagnolo Duca d’Arcos. «Che — sottolinea l’attore — è stato poco a Napoli, giusto il tempo della rivolta di Masaniello. Una persona colta che per le sue capacità di statista e illuminato stratega veniva continuamente spostato dal Re di Spagna. Conosceva le strategie della guerra e superò la rivolta dei napoletani con arguzia e piglio. Fingeva di ascoltare le ragioni di un popolo per poi strumentalizzarle. La sua è la strategia di un potere moderno, attento a cogliere malumori per meglio contenerle. Un personaggio che grazie alla regia di Lara Sansone ho potuto reinventare, ispirandomi all’Orlando Furioso di Ronconi».
Nei panni di Masaniello Carmine Recano, nel cast fra gli altri Corrado Ardone, Ciro Capano, Mario Aterrano, Antonello Cossia, Rosario Giglio, Gino Curcione, Antonio Buonanno, Ingrid Sansone e Franco Castiglia. Musiche di Antonio Sinagra. Fino al 2 febbraio.