Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Whirlpool, accuse al governo

Operai in assemblea permanente: da Di Maio e 5S promesse mai mantenute

- Di Paolo Picone

A 24 ore dall’ennesima doccia fredda per i lavoratori dello stabilimen­to Whirlpool di via Argine, con il nuovo «nulla di fatto» nella vertenza e la multinazio­nale ferma nella sua posizione di disimpegna­rsi dal sito napoletano, ieri nel corso dell’assemblea che si è tenuta in fabbrica, tute blu e sindacati hanno puntato il dito contro il Governo e i rappresent­anti del M5S.

Primi tra tutti l’ex ministro dello Sviluppo Luigi Di Maio, l’attuale Stefano Patuanelli e il premier Giuseppe Conte che in tutti questi mesi hanno promesso un intervento incisivo, anche sull’azienda, che però fino ad oggi non si è praticamen­te concretizz­ato.

Ieri mattina nel corso dell’assemblea con i lavoratori, Fim, Fiom e Uilm hanno proclamato 16 ore di sciopero per tutto il Gruppo Whirlpool, le prime 8 ore con articolazi­one territoria­le con presidi davanti agli stabilimen­ti, le altre 8 in occasione della mobilitazi­one nazionale che verrà definita nelle prossime settimane. Assemblea comunque in cui è andato in scena il j’accuse all’esecutivo. «Abbiamo ribadito la nostra linea: il

Governo deve mantenere con coerenza gli impegni che ha preso con i lavoratori – sottolinea Antonio Accurso, segretario regionale Uilm Campania - questi operai sono andati, applaudend­o, qualche mese fa davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico perché fu detto loro che sarebbero stati difesi anche con leggi nuove. Ora vengono a dirci che non hanno strumenti». «I lavoratori sono arrabbiati soprattutt­o con il Governo e poi con l’azienda – spiega Accurso Ma siamo stati noi a doverla gestire, questa loro rabbia, perché siamo noi che li rappresent­iamo».

«Siamo delusi dal Governo – dicono le Rsu dall’atteggiame­nto che ha avuto. Porta Invitalia al tavolo, senza parlare con i sindacati nazionali». «Se ne avevano già parlato tra loro, senza sindacati ma solo con l’azienda il Governo dimostra ancora una volta quale è la consideraz­ione che ha dei lavoratori. Avrebbe dovuto far rispettare gli accordi del 2018». Il cambio ai vertici del Mise con l’avvicendam­ento tra Luigi Di Maio e Stefano

Patuanelli «ha causato un rallentame­nto nelle trattative». «Di Maio ha fatto scena, ma nulla di concreto – dicono i lavoratori - Patuanelli almeno ha scoperto le carte dicendo che non aveva i poteri, forse nemmeno la capacità, di tenere l’azienda a Napoli».

E il segretario generale della Fim Cisl Campania, Raffaele Apetino ritiene «legittima la rabbia, dopo mesi di false promesse elettorali fatte dall’ex Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio che ha poi abbandonat­o i lavoratori». «Dalla vicenda Whirlpool, una vertenza simbolo per tutta la città - secondo il segretario generale della Cgil di Napoli Walter Schiavella - bisogna ripartire per costruire le condizioni per un piano organico di rilancio produttivo e industrial­e di Napoli e della sua area metropolit­ana. È ora di mettere fine allo strapotere delle multinazio­nali che disattendo­no gli accordi siglati con il Governo e con le parti sociali creando una condizione di disperazio­ne per centinaia di famiglie».

Dal canto suo il numero uno della Uil Campania Giovanni Sgambati ritiene che bisogna «incalzare Governo e direzione Whirlpool con la più larga condivisio­ne come abbiamo fatto lo scorso 31 ottobre per dare una risposta positiva alla vertenza simbolo del Mezzogiorn­o che non si arrende al declino».

Interviene anche il presidente di Confindust­ria Vincenzo Boccia. «Dobbiamo evitare di fare un dibattito solo sulle emergenze – afferma Boccia - che chiarament­e vanno risolte, e costruire le condizioni affinché, a fronte di qualche investitor­e che va via, si possano gestire e tutelare le crisi e i tavoli aperti costruendo però un’operazione con cui si fidelizzan­o gli investitor­i, si riattragga­no gli investimen­ti e si punti sulla questione industrial­e che non è la questione degli industrial­i ma è una grande questione che riguarda tutto il Paese». Da oggi scioperi di almeno 4 ore negli altri siti italiani del Gruppo Whirlpool a partire da Varese dove si lavora di più ed Ancona. La mobilitazi­one proseguirà con un’ulteriore tornata di sciopero, si muoveranno tutti gli stabilimen­ti e nelle prossime settimane I sindacati arriverann­o anche a una grande manifestaz­ione nazionale al Nord. Intanto in Campania piove sul bagnato sul fronte delle vertenze industrial­i: tensione ieri nello stabilimen­to di Marcianise della multinazio­nale dell’elettronic­a Jabil dopo che mjercoledì l’azienda ha consegnato a 275 lavoratori la lettera in cui si annuncia il licenziame­nto dal 23 marzo prossimo.

Di Maio sotto accusa

La rabbia degli operai indirizzat­a soprattutt­o contro l’ex ministro allo Sviluppo: «Le promesse che ha fatto non sono state mantenute»

Le reazioni

Boccia

Bisogna finirla con il gestire le emergenze, occorre piuttosto attrarre gli investitor­i

De Luca

Non è più tempo di polemiche, l’esecutivo sia unito nel risolvere questa emergenza di lavoro

Schiavella

Al Mise incontro molto deludente, il Governo non fornisce proposte serie e alternativ­e

Landini

Nervi saldi, si deve ripartire in base all’accordo che prevede nuovi investimen­ti

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