Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Altri quattro casi sospetti Analisi lampo al Cotugno ma il Coronavirus non c’è
Spallanzani, Capobianchi e colleghe invitate a Sanremo: no, grazie
Ancora casi sospetti di coronavirus al Cotugno. La giornata di ieri è stata molto intensa per i medici e gli infermieri dell’ospedale infettivologico napoletano che hanno dovuto affrontare quattro presunti nuovi casi di 2019nCoV, il virus partito dalla città cinese di Wuhan.
Nella notte tra lunedì e martedì una coppia di turiste cinesi, in città da 10 giorni, è arrivata al presidio sanitario della zona ospedaliera con un’ambulanza del 118. Una delle due presentava febbre alta, tosse e difficoltà respiratorie, la sua compagna di viaggio, invece, non presentava alcun sintomo. Immediatamente è stata attivata la procedura prevista in questi casi, con l’isolamento delle due pazienti e il prelievo dei campioni utili a scongiurare la presenza del temuto virus orientale. Dallo scorso venerdì anche il Cotugno è fornito del kit per la diagnosi veloce e l’eventuale individuazione del batterio, quindi l’analisi immediata dei tamponi nasali, del cavo orale e dell’escreato hanno dato in poche ore l’esito negativo.
Sempre nella mattinata di ieri altri due casi sospetti sono arrivati nell’ospedale napoletano dalla provincia di Salerno. Una coppia cinese si è presentata al presidio ospedaliero «Martiri di Villa Malta» di Sarno, nel salernitano, con sintomi influenzali e indossando le mascherine antivirus. A scopo precauzionale l’Asl di Salerno, nel cui ambito di competenza rientra l’ospedale sarnese, ha attivato il protocollo ministeriale previsto per eventuali casi sospetti di Coronavirus, mettendo in isolamento l’uomo e la donna.
Nel nosocomio, ai due pazienti sono stati effettuati i primi esami e le radiografie per poi essere trasferiti di urgenza al Cotugno di Napoli per escludere l’eventuale contagio da Coronavirus. Quello che ha fatto scattare l’allarme è stato un recente viaggio effettuato dalla donna nella provincia di Hubeui epicentro del contagio. Le analisi hanno dato, anche in questo caso esito negativo, per cui la coppia di coniugi, che gestisce un’attività commerciale nel comune di san Giuseppe Vesuviano è stata rimandata al presidio di Sarno da cui erano arrivati in ambulanza. Negativa anche un’ulteriore analisi effettuata su un paziente napoletano che da alcuni giorni era ricoverato al Cotugno di ritorno da un viaggio di lavoro a Pechino. Anche in questo caso la febbre alta, la tosse e la provenienza geografica dell’uomo aveva fatto scattare l’allarme, rientrato, anche questo, nel pomeriggio di ieri.
Molto attiva l’equipe predisposta per contrastare eventuali casi di contagio da 2019nCoV, oltre ai soliti mezzi utilizzati per comunicare tra di loro, medici, infermieri e responsabili di struttura hanno creato un gruppo whatsapp per facilitare le comunicazioni e rendere più operative le attività. Sul cellulare di ogni membro appartenente alla chat, arrivano informazioni in tempo reale su tutto quello che accade non solo all’interno del Cotugno ma anche in altri ospedali cittadini e della regione. Tutte le misure decise durante la riunione della scorsa settimana nella sede della Regione Campania, quando fu istituita la task force, sono state adottate e fino a questo momento tutto è andato secondo quanto stabilito. E mentre negli ospedali cittadini si intercettano i presunti casi di coronavirus, nei laboratori di ricerca si studia per intercettare il virus e trovare le necessarie contromisure.
Di ieri la proposta del segretario della commissione di vigilanza Rai Michele Anzaldi (Iv) che, in un post su Facebook, ha promosso l’idea di invitare e dare massima visibilità con un posto in prima fila al festival di Sanremo alle tre ricercatrici dello Spallanzani che hanno isolato nei giorni scorsi il virus 2019nCoV. «Invito a Sanremo? Impossibile lasciare il laboratorio in questo momento di intenso lavoro - ha risposto Concetta Castilletti, la virologa dello Spallanzani, a nome di tutte le colleghe tra cui c‘è la procidana Rosaria Capobianchi - siamo impegnate a coltivare il coronavirus e a distribuirlo ai laboratori che dovranno studiarlo. E anche nelle attività di controllo per i test che potrebbero essere necessari. Ringrazio anche a nome delle mie colleghe per questo pensiero - ha detto ma in questo momento privare il laboratorio di tre persone sarebbe davvero impossibile. Dopo l’annuncio di domenica ci siamo rese conto che mancare anche un solo giorno è complicato. Inoltre mi sembrerebbe poco rispettoso nei confronti degli altri colleghi perché il risultato raggiunto con l’isolamento del virus è stato ottenuto da un’intera squadra. Dopo l’annuncio di domenica - ha ammesso Castilletti, - siamo state veramente travolte. Vogliamo tornare alla normalità e concentrarci sul lavoro che, in questo momento, non può essere trascurato nemmeno per poco tempo».
Il festival? Impossibile lasciare il laboratorio in questo momento di intenso lavoro Perdere anche un solo minuto vanificherebbe gli sforzi di molti
Dopo l’annuncio di domenica siamo state veramente travolte Vogliamo tornare alla normalità e concentrarci sul lavoro che non può essere trascurato