Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Mertens e il gol, altro che crisi del settimo anno L’intesa con Milik

Al polacco aveva predetto: la prima che tocchi va in rete

- Donato Martucci

NAPOLI Dries Mertens ha ancora una volta dribblato i dubbi, che pure qualcuno aveva avanzato, sul suo amore per Napoli e per il Napoli. Si è ripreso la squadra, quella che sente più di ogni altra cosa e soprattutt­o ha ritrovato il gol perduto. Non segnava in campionato da Napoli-Brescia 2-1 (29 settembre) e in Champions dalla sfida di Anfield contro il Liverpool (27 novembre). Una lunga astinenza dovuta anche ad un brutto infortunio agli adduttori che lo ha tenuto fermo per due mesi. E’ addirittur­a volato in Belgio, ad Anversa, per farsi curare da uno specialist­a di fiducia.

Ciro (perchè in un nanosecond­o è tornato ad essere Ciro per i tifosi) ha ringraziat­o tutti su Instagram: «Non potevo immaginare modo migliore per rientrare in campo e dare il mio contributo, é stata dura restare fuori a guardare, ringrazio lo staff medico e tutti quelli che mi hanno dato una mano per tornare a fare quello che mi riesce meglio».

Un gol dei suoi, mai banale. Ha raccolto una respinta di testa del portiere Audero per poi beffarlo con un tocco morbido che si è infilato lentamente nella porta doriana. Ora è ad un passo dal diventare il marcatore di sempre della storia azzurra. Con 119 reti insidia il primato di goleador all time di Hamsik (121). In totale Mertens ha realizzato 10 gol (5 in Champions) in 23 gare giocate. Una buona media. Curioso il siparietto con Milik, in occasione del primo gol del polacco. Dries, partito dalla panchina, aveva previsto il gol del vantaggio dicendogli: «Fai gol alla prima palla toccata» . E Milik di rimando: «Impossibil­e». «Se succede – ha insistito Dries – devi esultare toccandoti il naso».

Arek ha segnato ed è andata in scena questa particolar­e esultanza. Un po’ come successe in Europa League, nel 3-0 con il Salisburgo al San Paolo. In occasione dell’autorete di Onguènè, i due attaccanti spesso in competizio­ne, ma che si stimano molto, sono stati immortalat­i in uno scatto. L’attaccante belga l’ha riproposto sui social per rimediare, anche in quel caso, all’astinenza da gol: «Quindi hai il naso per i gol, eh? Posso prenderlo in prestito?», scrisse Mertens pubblicand­o una foto che lo vedeva con Milik sul terreno di gioco mentre provava a «portargli» via il naso. Eppure Dries è stato al centro di questo mercato invernale. Il Chelsea ci ha fatto un pensierino, poi non si è concretizz­ato nulla. Il folletto belga ora ha intenzione di en

È stata dura restare fuori a guardare, ringrazio lo staff medico che mi hanno dato una mano per tornare a fare quello che mi riesce meglio

trare di diritto nella storia azzurra, scolpendo quel primato dei gol che è lì vicino come non mai. A giugno, probabilme­nte le strade con il Napoli si separerann­o: non c’è accordo sul rinnovo. Anche se Mertens continua a vivere la città, con le sue serate ai baretti di Chiaia in compagnia degli amici più cari. Napoli è casa sua e Ciro non si discute tra i tifosi: gli riserveran­no sempre un posto in prima fila tra i consensi. La cosiddetta «crisi» del settimo anno ha mandato all’aria il matrimonio con il Napoli? Chissà, il destino sembra segnato dopo sette stagioni. Il ritorno al gol, però, è un’ottima notizia per Gattuso che potrà contare su un’arma in più nella folle e ardita rincorsa all’Europa.

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