Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Lobotka ci crede Ha l’eredità di Marekiaro
A Castel Volturno c’è entusiasmo, ieri è rientrato anche Manolas che ha svolto un allenamento individuale dopo la seduta dei suoi compagni. Fabian ha svolto lavoro personalizzato per una parte della seduta a causa di alcuni fastidi ereditati dalla forte influenza rimediata la scorsa settimana, Koulibaly è recuperato ma la sua struttura fisica invita alla prudenza, Mertens contro il Lecce dovrebbe essere ancora un’arma a gara in corso, sta seguendo un percorso graduale, sarà ancora Milik il titolare.
Qualche certezza c’è, la catena di sinistra non dovrebbe essere modificata e Demme ha conquistato la cabina di regia. A centrocampo ci sono tante soluzioni, sul centro-destra Allan è in vantaggio ma si monitorano le condizioni di Fabian Ruiz e stuzzica anche Lobotka. La prima mezz’ora di dominio del campo a Marassi porta anche la sua firma, Lobotka da play ha viaggiato alla percentuale del 100% di passaggi riusciti tentando anche qualche apertura più lunga, ha sofferto dopo il gol di Quagliarella quando il Napoli ha perso le distanze soffrendo poi nell’uscita dalle retrovie con la costruzione dal basso. L’azione del palo di Ramirez nasce da un suo errore, quando affronta proprio l’uruguagio che lo dribbla e sviluppa la ripartenza. Lobotka non ha le caratteristiche di Demme, Gattuso lo definì «un portatore di palla alla Verratti» e, infatti, contro la Sampdoria è uscito da alcune situazioni con il dribbling. Gattuso lo considera utilizzabile anche da interno destro di centrocampo, ruolo in cui è stato impiegato spesso anche al Celta Vigo. L’obiettivo è sfruttare le risorse a propria disposizione proponendo sempre un impianto di gioco di buon livello, il Napoli ha ritrovato velocità nel palleggio, sta viaggiando a medie superiori ai 19 passaggi al minuto. L’esordio di Lobotka contro la Lazio in Coppa Italia è durato poco, Gattuso lo sacrificò dopo l’espulsione di Hysaj ma si è goduto la festa del San Paolo contro la Juventus con gli occhi che emanavano gioia come un bambino a Disneyland. L’erede di Marek ha atteso i giorni di riposo dopo la vittoria contro la Juventus per andare ad abbracciare sua figlia Linda nata proprio mentre firmava con il Napoli.