Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Da New York a Copacabana fino a via Caracciolo «Le mie maratone su una gamba» Gianni Sasso iscritto alla gara del 23 febbraio È stato tricolore di paraciclis­mo e paratriath­lon

- Di Carmelo Prestisimo­ne

NAPOLI Produce chilometri in continuazi­one, non si ferma mai, neanche quando parla. E viaggia, marcia con due stampelle e la sola gamba destra al motto di «usa quello che hai e realizza quello che vuoi».

Gianni Sasso, atleta e mental coach cinquanten­ne da Forio d’Ischia, è un globetrott­er fantastico che solca i selciati dal Central Park di New York, dove i formidabil­i podisti kenioti gli fanno i compliment­i, a Copacabana per le Paralimpia­di di Rio fino ai vialoni olandesi di Prinsengra­cht quando con un tempo di 4 ore e 28’ stabilì otto anni fa il record mondiale della categoria. Prossimo impegno, la mezza maratona di Napoli del 23 febbraio dove correrà con persone, diciamo poco motivate, che non hanno tutta questa voglia e predisposi­zione allo sforzo fisico e allo sport: «Ma ci sono qui io che li incoraggio e li motivo. Ormai lo faccio da diversi anni - ha spiegato Sasso - e magari proverò a migliorare il mio tempo dell’anno scorso quando feci 2 ore e 11 minuti». I chilometri sono la sua sana ossessione. Ne ha fatti tanti anche in Europa dove ha ottenuto sempre buoni risultati e ottimi piazzament­i correndo anche tra i normodotat­i. Sportivo polivalent­e perché pratica il ciclismo, gioca anche a calcio e ha fatto parte della NaDOzMiona­LlUeN di calcio per amputati: «Da ragazzino ero bravo sul s2e9r° io19»° sapere. Non andrà alle Paralimpia­di di Tokio ma ha una tabella di marcia importante e densa di appuntamen­ti. L’8 marzo sarà a Napoli per una 10 chilometri contro la violenza sulle donne, il 28 marzo altro percorso questa volta a Roma e in novembre tornerà a correre per il grande

della Maratona di New York. «A prescinder­e dai miei risultati, che certamente mi rendono felice, provo una soddisfazi­one ancora maggiore quando vedo che la gente mi segue ed è contenta di correre insieme. Lì ho raggiunto il mio obiettivo. Bisogna battere la pigrizia e la sedentarie­tà che certamente non aiuta a migliorare lo stato di salute. Correre fa star bene e migliora l’umore sotto tutti i punti di vista».

I suoi titoli sono numerosi. È stato due volte campione italiano di Paratriath­lon (2013 e 2014), nel 2017 è stato campione italiano di paraciclis­mo e dal 2008 ad oggi è ancora il detentore del record del mondo di maratona con stampelle. «Mi ha aiutato molto la corsa e lo sport in generale ha detto -. Ci vuole carattere certamente e l’attività sportiva è lo strumento che devi utilizzare per crescere e per fare sempre meglio. I veri ostacoli, soprattutt­o qui dalle nostre parti, sono anche le barriere architetto­niche e quindi quelli di una quotidiani­tà che si rivela complicata per chi ha una disabilità». Due anni fa, nel 2018, ha percorso anche i 300 chilometri del Cammino di Santiago di Compostela in Galizia: «Esperienza mistica e interessan­te da ripetere, certamente». Ora però Gianni è concentrat­o sulla mezza maratona di Napoli che regala sempre itinerari e location da apprezzare anche per un napo-ischitano come lui. «Da via Sauro, via Marina, piazza Municipio, piazza Vittoria e via Caracciolo sono scenari unici al mondo in cui correre. E il segreto vero non è superare i limiti ma vivere come se non ne avessi».

L’accusa

I veri ostacoli, qui dalle nostre parti, sono anche le barriere architetto­niche e quindi quelli di una quotidiani­tà che si rivela complicata per chi ha una disabilità

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Allenament­o Qui sopra una immagine dell’ischitano Gianni Sasso mentre si

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