Corriere del Mezzogiorno (Campania)
A Ceraso la rivendita dei record È il posto che commercia più Sim
La storia di Marco: così con i social pubblicizzo giornali e gadget
per capire cosa ci fosse dietro la consistente vendita di schede per gli smartphone.
Insomma nel Cilento, dove la densità abitativa è bassa — in un paese di 2.200 anime — come è possibile fare numeri così importanti? Risultati che superano quelli di Napoli, olfoniche. tre che quelli di Salerno, Bari, Lecce e Matera.
Il mistero è stato risolto andando direttamente alla fonte e scoprendo così che Marco Palombo, il titolare della rivendita, si è inventato un nuovo modo di fare l’edicolante. Promuove sui social tutte le offerte della compagnie telefoniche con messaggi chiari e diretti. Più di quelli che passano in televisione. E poi ci sono i post per pubblicizzare gli album dei calciatori, quelli con la foto della copertina del giornale di gossip, la promozione di piccoli e grandi prodotti. Marco ha elaborato una rete di servizi all’utenza che è impossibile non incrociare. E così si finisce per entrare in edicola per molti motivi diversi. Senza considerare che tra Eboli e Palinuro la sua edicola è l’unica a fornire un servizio riferito alle schede teleDa un anno e mezzo si consuma così questo piccolo miracolo di business grazie a un audace trentottenne che, per difendere l’edicola di giornali, non ha voltato le spalle a nessuna novità, accogliendole tutte. «Marco e la moglie Maria Antonietta — racconta il sindaco Gennaro Maione — sono giovani, hanno studiato e hanno messo al servizio della propria impresa tenacia, passione, competenze e audacia. Avevano deciso di salvare l’edicola e lo hanno fatto con un approccio moderno e competitivo. Scegliendo di restare e di lottare. Questo non stupisce in un Paese che da sempre si è posto un passo avanti. Nel 2006 abbiamo realizzato il primo biodistretto d’Italia ed Europa. Poi molti altri ci sono venuti dietro. Abbiamo fatto accoglienza, attraverso lo Sprar, e dato la cittadinanza onoraria a 13 bambini immigrati. Il segno di una accoglienza concreta».
Il sindaco Maione «Lui e la moglie hanno deciso di salvare la loro attività con un approccio moderno»