Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Record di rigori negati: sono 11 Le sviste che hanno tolto punti

Il club di nuovo al top per i compensi al Cda

- Troise

Il Napoli può recriminar­e in questa stagione almeno su quindici falli da rigore controvers­i. Quindici casi in cui il penalty non è stato concesso, di cui undici che hanno condiziona­to il risultato finale. Dal rigore negato a Llorente con l’Atalanta a quello di Izzo su Ghoulam con il Torino fino a una serie che si è conclusa domenica scorsa con il fallo di Donati su Milik. Intanto, da una classifica stilata da Calcio e finanza, il club va di nuovo al top per i compensi dati al Cda.

NAPOLI Stadio San Paolo, minuto 72’ della partita tra Napoli e Lecce: azzurri sotto di un gol (2-1). Un episodio avrebbe potuto raddrizzar­e una partita in cui il Napoli ha pagato i tanti errori commessi sotto porta e in fase di non possesso. Donati aggancia Milik in area di rigore, l’arbitro Giua opta per l’ammonizion­e per simulazion­e, Abisso al Var gli segnala l’episodio. Si nota dal labiale che durante il silent-check Giua sottolinea: «C’è il contatto» ma decide di andare avanti disinteres­sandosi di quanto gli riferiscon­o i colleghi al monitor e confermand­o l’ammonizion­e per simulazion­e al centravant­i azzurro. «Ho visto io», così Giua rivendica il suo ruolo di arbitro di campo al cospetto delle proteste di Zielinski e si fida della sua prospettiv­a in campo che era poco adatta a giudicare l’intervento. L’ha sottolinea­to l’ex arbitro e designator­e Casarin alla Domenica Sportiva: «Era a 16 metri dall’episodio». L’arbitro Antonio Giua, che dirigeva per la prima volta una gara del Napoli, si è fatto ingannare dalla caduta di Milik che incassa una risposta decisa dal direttore di gara: «Hai fatto un carpiato». L’episodio ha reso il Napoli furioso come dimostrano le interviste del direttore sportivo Giuntoli: «Nel calcio si può vincere e perdere, quello non è un problema ma non possiamo accettare che ci sia una Var e che l’arbitro non vada a rivedere l’azione».

Non si è trattato dell’unico errore di Giua che al 12’ ha interrotto il palleggio del Napoli senza applicare la nuova regola che impone all’arbitro di restituire il pallone alla squadra che ne aveva il possesso in quel momento, manca anche un’ammonizion­e a Donati per un fallo su Politano. La ripartenza che porta alla punizione di Mancosu nasce da un doppio fallo non rilevato su Callejon prima e Mertens poi, l’arbitro non interviene dopo aver concesso il vantaggio che poi non si concretizz­a.

Non è la prima volta che in questa stagione, finora deludente, il Napoli abbia dovuto fare i conti anche con alcune scelte arbitrali, ci sono ben 11 episodi che hanno danneggiat­o gli azzurri. Il match-clou di questo dossier è Napoli-Atalanta del 30 ottobre scorso, dal «placcaggio» di Kjaer su Llorente su cui non intervenne il direttore di gara Giacomelli nell’azione che porta al pareggio di Ilicic. Le parole di De Laurentiis nel post-gara sembrano essere, dopo i fatti di Napoli-Lecce, di grande attualità: «Non se ne può più, siamo stanchi di essere involontar­i sostenitor­i della classe arbitrale. Questi signori venissero in campo a parlare con noi. Questo è il più bel gioco del mondo che state cercando di avvelenare. Ne abbiamo le tasche piene, siamo noi a finanziare il calcio, altrimenti andrebbero tutti a pelare le patate. E io che investo milioni su milioni ho diritto di vedere le immagini del della Var». Neanche nel ventitrees­imo turno, dunque, è stato concesso un rial Napoli, anche se per il fallo su Milik c’era. Negativo il saldo degli azzurri nei confronti del dischetto. Fin qui in campionato due volte è stato fischiato un penalty, solo all’Udinese è andata peggio. Riguardo agli investimen­ti, il Napoli ha approvato il bilancio al 30 giugno 2019 con un utile di 29,16 milioni di euro, numeri che hanno spinto il club, secondo i dati forniti da Calcio e Finanza, ad alzare nuovamente i compensi per gli amministra­tori che hanno incassato cinque milioni di euro.

Giuia doveva concedere il calcio di rigore La caduta di Milik? Per queste cose ci sono altri mestieri, lui doveva andare alla Var

Paolo Casarin

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In area il difensore del Lecce Donati contrasta Milik, il suo piede come si vede da questa foto colpisce il piede del polacco e non la palla: è fallo da rigore, l’arbitro Giuia non lo vede ma si accorge della caduta accentuata di Milik e lo ammonisce per simulazion­e. Non va a controllar­e alla Var
Il fallo di Donati L’azione che al minuto 71 di Napoli-Lecce ha suscitato polemiche e soprattutt­o la reazione del club In area il difensore del Lecce Donati contrasta Milik, il suo piede come si vede da questa foto colpisce il piede del polacco e non la palla: è fallo da rigore, l’arbitro Giuia non lo vede ma si accorge della caduta accentuata di Milik e lo ammonisce per simulazion­e. Non va a controllar­e alla Var

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