Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Così l’alta formazione genera nuovi talenti e punta ai mercati esteri»
Confindustria: «Noi vitali grazie all’innovazione»
«C’è una Campania vitale
NAPOLI che anche grazie all’innovazione cerca di affermarsi all’estero. Una regione che ha incrementato l’export di
quasi 8 punti percentuali nei
primi 9 mesi del 2019».
Con una iniezione di grande ottimismo, il presidente dell’Unione Industriali di Napoli e di Confindustria Campania, Vito Grassi,
ha dato il via a «Meeting the
future, Città e Imprese nella Società Digitale», ieri mattina al Polo di San Giovanni a
Teduccio dell’Università Federico II.
L’evento ha rappresentato la giornata di lancio del progetto elaborato dal Gruppo Tecnico Innovazione e Trasformazione
Digitale dell’Ente di piazza dei Martiri. «Parliamo di futuro nel “tempio” dell’innovazione ha spiegato Grassi - perché la Federico II, con il Polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio, ha ben capito che generare talenti sul territorio è un valore aggiunto. L’alta formazione è organica alla produzione. La scelta di innovare e internazionalizzare mai come oggi risulta vitale per la sopravvivenza e la competitività delle imprese: la sfida l’ha già vinta chi ha deciso di puntare su questi due driver. Bisognerà,dunque, investire sempre di più sulla formazione delle risorse umane. Occorrono nuovi profili professionali ma anche aggiornamento di competenze. E’ un mondo che cambia per non autodistruggersi». In teleconferenza è intervenuto il ministro della Ricerca e dell’Università, Gaetano Manfredi. Che si è soffermato sulle opportunità sociali che offre la transizione digitale. «Ci aiuta ad abbattere i gap anche sociali. È una occasione per dare opportunità a tutti. Penso a una grande alleanza delle forze positive della società: a Napoli e in generale in tutta la Campania ne abbiamo tante. Penso a un Campus di San Giovanni 4.0.». Poi l’obiettivo: « Puntiamo a un modello di investimento in ricerca integrato, che metta insieme le risorse regionali, nazionali e europee e che intercetti anche le politiche della formazione e industriali».