Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Manolas, dalla Roma al Napoli l’incubo dei tifosi blaugrana

Il difensore greco e il gol al Barcellona quando militava con i gialloross­i Viste le difficoltà di Koulibaly, sarà lui il leader in campo e nello spogliatoi­o

- Ciro Troise

La rivalità tra le tifoserie di Napoli e Roma è molto forte, il 2 novembre scorso, quando Kostas Manolas è tornato all’Olimpico da avversario, ci sono stati dei fischi ma l’accoglienz­a non è stata particolar­mente ostile. I tifosi gialloross­i sono legati a Manolas per un dolce ricordo, il gol di una delle più emozionant­i imprese nella storia della Roma: la remuntada contro il Barcellona che è valsa la qualificaz­ione alla semifinale di Champions League in cui poi i gialloross­i sono stati sconfitti dal Liverpool. Il Barcellona aveva vinto 4-1 all’andata, la rimonta era una speranza ma in pochi ci credevano, la Roma ci riuscì con una straordina­ria prestazion­e.

Il Barcellona non fu quasi mai pericoloso, Di Francesco creò una “gabbia” intorno a Messi, appena la Roma perdeva palla De Rossi e Juan Jesus andavano a limitare gli spazi per la “pulce”. Manolas giocò da centrale nella difesa a tre sfruttando la sua gamba nei recuperi sugli attacchi a palla scoperta per scavalcare la linea difensiva della Roma, fu così protagonis­ta dell’intuizione di Di Francesco adottata per spegnere il potenziale offensivo del Barcellona.

Ad otto minuti dalla fine, il difensore greco divenne l’eroe della Roma gialloross­a per una notte staccando su un calcio d’angolo battuto da Under. Nel finale Valverde mandò in campo tutte le risorse offensive, anche Dembelè e Paco Alcacer e Manolas, in fiducia per il gol che aveva suggellato l’impresa, realizzò due interventi fondamenta­li in scivolata nella propria area di rigore.

Da quella notte Manolas è diventato l’incubo dei tifosi del Barcellona e un’icona di quelli del Real Madrid negli sfottò con i rivali. Chissà se Gattuso chiederà consigli proprio a Manolas, si farà raccontare i segreti di quella serata.

La fase di non possesso è la priorità di Gattuso, il Napoli è cresciuto a livello difensivo, sta diventando una squadra sempre più solida e compatta. Viste le difficoltà di Koulibaly, Manolas è il punto di riferiment­o della retroguard­ia, un leader in campo e nello spogliatoi­o,

lo dimostra anche l’abbraccio con Gattuso dopo la vittoria di Cagliari. Nella gara persa in casa contro il Lecce, in cui Gattuso lanciò insieme dal primo minuto Maksimovic e Koulibaly, si è avvertita tanto la sua assenza mentre è stato prezioso poi il suo lavoro nelle partite successive per far crescere al suo fianco Maksimovic, che non giocava da due mesi e mezzo.

Il difensore greco sta ritrovando l’entusiasmo che aveva smarrito in quest’annata tribolata, in estate aveva voluto fortemente il Napoli, stuzzicato dal progetto tecnico di Ancelotti e dalla coppia con Koulibaly.

In trentaquat­tro gare ufficiali Manolas e Koulibaly hanno giocato insieme solamente in dieci occasioni (il 29,4% delle gare). Kalidou non dovrebbe recuperare neanche per la gara contro il Barcellona, non è riuscito infatti a tornare al 100 per cento dopo l’infortunio al bicipite femorale che ha rimediato contro il Parma nella partita dello scorso 14 dicembre.

Il Napoli ha investito 36 milioni di euro per pagare la clausola rescissori­a di Manolas in un’operazione di cui fa parte anche la cessione di Diawara alla Roma per 21 milioni di euro, il blocco centrale di difesa era l’epicentro dell’idea di Ancelotti di costruire una squadra intensa e aggressiva pagando anche il prezzo di avere meno soluzioni a centrocamp­o.

Manolas e Koulibaly avevano libertà di rompere la linea difensiva e guidare la pressione per il recupero palla ma questo progetto per varie motivazion­i si è rivelato spesso troppo ambizioso, eccetto alcune magiche serate come quella di Napoli-Liverpool.

La coppia dei sogni estivi dei tifosi azzurri è stata protagonis­ta in Champions League, competizio­ne in cui il Napoli è imbattuto e ha subito solo quattro reti, di cui solo quella di Lovren ad Anfield con Manolas e Koulibaly in campo.

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Al termine di Cagliari-Napoli, vittoria sofferta per gli azzurri di misura con un grandissim­o gol di Mertens, l’abbraccio tra Manolas e Gattuso è il segno che il gruppo azzurro è tornato a tutti gli effetti, unito più che mai come ai tempi di Sarri.

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