Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’ex di lusso: «Saranno 180 minuti di fuoco ma il ora ha delle chance»

Il calciatore che giocò con Milan e Barcellona «La crisi degli iberici? Destabiliz­za o fortifica»

- Ciro Troise

Francesco Coco, ex terzino sinistro di Milan, Inter e Barcellona, è la persona più adatta per analizzare il big match di domani sera.

La crisi del Barcellona dà qualche chance in più al Napoli o la sfida resta proibitiva?

«Saranno 180 minuti di fuoco. Il Barcellona è una delle migliori società al mondo, impegno molto difficile ma non proibitivo. Non è semplice sapere dall’esterno che effetti avrà la crisi del club, potrebbero verificars­i due reazioni: la destabiliz­zazione o la capacità della squadra di acquisire ancora più forza».

Avendo vissuto il club blaugrana, l’ha sorpresa questa crisi?

«Sì perché il Barcellona ha sempre avuto un’identità ben precisa ma tutto va contestual­izzato e verificato. La gestione del club è molto differente rispetto a quanto avviene in Italia, il presidente non è il padrone assoluto, ci sono i soci e le elezioni, vige quindi una sfera più politica nei rapporti, nelle scelte. Oltre agli aspetti calcistici di Champions e Liga, avranno di sicuro dei problemi in più da affrontare».

Ha rimpianti per la carriera da calciatore?

«No, perché fino a quando è dipeso da me sono riuscito, tra i 17 e i 26 anni, ad indossare le maglie di Milan, Barcellona e Inter. Sono stato sfortunato, ho avuto un’operazione alla schiena sbagliata che mi ha tenuto fermo due anni, non sono mai riuscito a tornare ai livelli raggiunti e ho deciso di smettere a 31 anni».

Ha avuto Gattuso come compagno di squadra, che impression­e le fa vederlo sulla panchina del Napoli?

«Mi fa piacere, lo stimo tanto, siamo cresciuti insieme, Abbiati, Ambrosini, lui ed io eravamo sempre insieme, abbiamo grandi ricordi. Può sembrare burbero e, invece, fuori dal campo, è una persona positiva, divertente, di cuore, ci faceva ridere tanto con battute e barzellett­e. Sull’uomo di calcio non avevo dubbi, è sempre sul pezzo, innamorato del suo lavoro, cerca di dare sempre più del massimo. A Napoli ha trovato una situazione delicata, ha avuto bisogno di tempo ma ha dato un buon gioco e soprattutt­o la compattezz­a. Le vittorie meritate contro Lazio, Juventus e Inter non sono un caso, il gruppo ha più fiducia, due mesi fa non avrei dato chance contro il Barcellona».

Rino Gattuso/1

Può sembrare burbero, invece, fuori dal campo, è una persona positiva, divertente, di cuore, ci faceva ridere tanto con battute e barzellett­e

Cos’è la scuola calcio che ha creato in Campania?

«Due anni fa ho avviato un progetto ambizioso la scuola calcio Francesco Coco con Sasà Varriale, un grande profession­ista, e Fulvio Catellani. L’idea è un’accademia in cui non solo insegnare calcio ma lavorare anche sulla crescita umana dei giovani. Facciamo vedere i nostri ragazzi più validi ai club profession­istici, una volta al mese circa sono a Napoli e abbiamo anche una collaboraz­ione con la Figc».

Rino Gattuso/2 È innamorato del suo lavoro, a Napoli ha trovato una situazione delicata ma ha dato un buon gioco e soprattutt­o la compattezz­a

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