Corriere del Mezzogiorno (Campania)
L’infiltrato LA SQUADRA È GUARITA ORA È BELLA E BALLA PURE
La Carica dei Centogattuso. È il titolo del nuovo film prodotto da ADL, girato tutto su pellicola, rigorosamente azzurra. Gattuso c’è riuscito, il Napoli è guarito. Pure con qualche infarto in meno per i suoi tifosi; perché, tanto che è guarito, che è riuscito a tenere il Torino sempre nella propria metà campo, senza coinvolgere Ospina nei soliti siparietti sulla linea di porta. Gattuso ha più versioni della sua squadra: quella di ieri aveva davanti, in partenza, Milik e non Mertens. Il Napoli con Milik è tipo la bella ragazza in discoteca che se la tira un po’. Elegante, sinuosa, appoggiata al bancone del bar mentre tutti le ronzano intorno. Non ha fretta, manovra cocktail seduta a gambe accavallate e prova qualche colpo dando il numero di telefono (sbagliato) al più carino del locale. E così fanno gli azzurri il primo tempo: controllano, tengono palla in scioltezza e segnano su angolo con capocciata di Manolas (l’amica trucida e tatuata di quella bella). Poi Rino, nella ripresa, butta dentro Mertens e ripropone la versione della squadra con il belga al centro dell’attacco, che a differenza del collega polacco è la ragazza in discoteca meno carina (non brutta, eh), ma simpaticissima. Lei ride con tutti ma il numero, alla fine, non lo sgancia a nessuno. Però è l’idolo di tutta la pista quando balla e saltella divertita. Mertens entra e regala l’assist a Di Lorenzo per il due a zero. E il terzino ex Empoli merita questa gioia: sempre uno dei migliori in campo, maglia sudata e pantaloncini sporchi. Il gol del Toro, nel finale, serve solo a rendere più pepati gli ultimi tre minuti di recupero, a fronte degli altri novanta dove la squadra granata è stata sempre evanescente. La strada di Gattuso è tracciata, servirà solo seguirla. L’altra certezza è che il Napoli adesso è bello e balla pure. Sia con più eleganza, che con più simpatia. L’importante è il ritmo.