Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Si nutrono di erbe spontanee , il latte ha un sapore unico»

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altissima. Il che lascia ben sperare. «In Puglia — spiega il presidente regionale di Coldiretti, Savino Muraglia — ci sono 56 allevament­i bufalini con 10.004 capi allevati, dove sono garantiti dalla stalla alla tavola livelli di sicurezza e qualità superiori, grazie alla profession­alità dei nostri allevatori, al sistema di controlli realizzato dalla rete di veterinari più estesa d’Europa, ma anche ai primati conquistat­i a livello nazionale e comunitari­o».

I casi più interessan­ti si trovano tra il foggiano e la Murgia, da sempre terra di pascoli e di allevatori. Tra Andria e il Gargano, per esempio, vengono allevati i 350 capi degli allevament­i dell’azienda «Mò Bufala». Una scelta controcorr­ente, quella del caseificio andriese, proprio nella patria della famosa burrata di latte vaccino. La filosofia è quella di «allevare solo bufale felici», rispettand­o i ritmi della natura e permettend­o agli animali di vivere il più possibile all’aperto. Qui si nutrono di erbe spontanee che danno al latte un sapore unico e inconfondi­bile, ricco di proteine digeribili e povero di lattosio. Un latte prezioso, se si pensa che per ogni mungitura ogni bufala produce circa 8 litri, un terzo di quanto si ricava in media da una mucca.

Da Altamura arriva un’altra storia emblematic­a di straordina­ria passione, lungimiran­za e coraggio. Protagonis­ti tre giovani che il 22 dicembre 2018 ricevono in eredità l’azienda di famiglia e decidono di dare all’allevament­o e alla produzione un volto nuovo. Così nasce il progetto «Bufala Dolcenera» per offrire al consumator­e mozzarelle e altri prodotti lattiero-caseari fatti di latte 100% di bufala a Km zero. Il «trio Squicciari­ni» mette in campo vari profession­alità e fa decollare un progetto innovativo da queste parti: il designer Vito, classe ’89, segue la parte commercial­e e di comunicazi­one aziendale, Nicola classe ’91, agronomo e alimentari­sta si dedica alla produzione casearia, Stefano, 27 anni, si occupa della produzione.

«Nostro padre nel 2018 ci ha letteralme­nte catapultat­i in azienda, dove abbiamo avuto carta bianca e la possibilit­à, anche sbagliando, di scegliere una politica aziendale diversa, all’avanguardi­a ancorando l’innovazion­e alla tradizione. È un’attività complessa e faticosa, ma il bilancio dei due anni di attività è straordina­rio», racconta Vito.

L’azienda ha una stalla di 750 bufale in Basilicata e caseificio, laboratori­o aziendale e punto vendita ad Altamura, realizzati senza ricorrere a finanziame­nti pubblici, a causa dei ritardi burocratic­i del Psr sia in Basilicata che in Puglia.

«I nostri prodotti sono frutto di una filiera corta che va dalla produzione biologica dei foraggi, allo scrupoloso allevament­o della mandria secondo tutti gli standard del benessere animale, alla trasformaz­ione diretta del nostro latte entro 24 ore dalla mungitura. Il controllo totale della filiera è garanzia di assoluta salubrità e genuinità», tengono a precisare Nicola e Stefano. Bufala Dolcenera è mozzarella 100% di latte di bufala: per fare un chilo di mozzarelle sono necessari 4 litri di latte, ma è anche treccione, primo sale, ricotta, provoloni, budini, creme caramel, panna cotta e yogurt, ipocaloric­o e ipoproteic­o indicato per bambini, anziani e sportivi. In soli 2 anni sono fioccati successo e richieste dal nord Italia e anche dall’estero, a partire da Francia e Belgio.

A pasta filata, i prodotti di latte di bufala vengono sottoposti ad un notevole riscaldame­nto. Estratta la cagliata, si scalda una parte del siero a 50 °C e lo si versa sulla cagliata. Questa operazione si ripete dopo 15 minuti alla temperatur­a di 60 °C, quindi si lascia riposare per favorire l’acidificaz­ione. Dopo di che la cagliata viene tagliata a fette lunghe e sottili che sono immesse in acqua a 90º, quindi si procede alla lavorazion­e a mano per ottenere le forme desiderate.

Ragguardev­oli i valori nutriziona­li della mozzarella di bufala: apporta 288 kcal ogni 100 g. Il colesterol­o è contenuto in minime quantità 56 mg ogni 100 g. La composizio­ne percentual­e è la seguente: acqua 55,5%, proteine 16,7%, carboidrat­i 0,7%, grassi saturi 24,4%, micronutri­enti (per 100 g) calcio 210 mg e fosforo 195 mg.

Da nostro padre abbiamo avuto carta bianca e la possibilit­à, anche sbagliando, di scegliere

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 ??  ?? Nelle foto alcune immagini relative all’azienda Mò Bufala di Andria, dove vengono allevati i 350 capi degli allevament­i
Nelle foto alcune immagini relative all’azienda Mò Bufala di Andria, dove vengono allevati i 350 capi degli allevament­i
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Qui Andria
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 ??  ?? Chi sono Nella foto in alto uno dei manager dell’azienda «Mò Bufala» Sopra i fratelli Vito, Nicola e Stefano Squicciari­ni
Chi sono Nella foto in alto uno dei manager dell’azienda «Mò Bufala» Sopra i fratelli Vito, Nicola e Stefano Squicciari­ni
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