Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Coronaviru­s, ora la paura diventa «virale»

Chiusi gli ambulatori ospedalier­i, tribunale paralizzat­o e aule deserte. Intanto arriva la prima guarigione in Campania

- di Paolo Cuozzo

Scuole deserte, anche se nei licei della città le lezioni si svolgono on line; il tribunale sarà chiuso per 4 giorni dopo che un giudice della Corte d’Appello è risultato positivo al Coronaviru­s. E, ancora, ambulatori chiusi e quattro medici in isolamento. Effetto Coronaviru­s: la paura è diventata virale. L’università si attrezza: lauree su skype alla Vanvitelli, esami scaglionat­i all’Orientale: in cinque per volta. Il numero dei contagi sale a 50, ma c’è il primo guarito.

NAPOLI C’è l’emergenza Coronaviru­s. E il Consiglio comunale, convocato direttamen­te dal sindaco per discutere dell’emergenza e relazionar­e l’aula, viene revocato. Accade anche questo nei giorni del dilagare del Covid-19, il Coronaviru­s, che lentamente sembra paralizzar­e l’intero sistema-Paese.

Revocata la seduta, dunque, per un «sano principio di prevenzion­e», si legge nella nota. Nonostante, dicevamo, all’ordine del giorno ci fossero due soli punti: l’emergenza coronaviru­s e la tentata rapina in cui un carabinier­e ha ucciso un 15enne. La richiesta del sindaco è stata ovviamente accolta dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito. «La recentissi­ma emanazione delle nuove regole da parte del Consiglio dei Ministri in materia di prevenzion­e del contagio da coronaviru­s — sottolinea il sindaco — mi impone di chiedere il rinvio del Consiglio comunale già convocato per domani, 6 marzo. Le norme richiamate sono molto precise, anche altre istituzion­i comunali si stanno correttame­nte adeguando con grande senso di responsabi­lità verso i singoli componenti e la comunità intera».

Dopo l’ultimo decreto del governo la soglia di attenzione è stata quindi elevata anche al Comune di Napoli. Dove due assessori, Monica Buonanno (Politiche sociali e Lavoro) e Francesca Menna (Pari opportunit­à e Salute) si chiedono: «Nessuno stop ai concorsi, nonostante l’emergenza coronaviru­s? È forte la preoccupaz­ione per la scelta della Regione Campania di dare continuità allo svolgiment­o delle prove concorsual­i alla Mostra d’Oltremare. Sebbene l’Ente Mostra abbia adottato, sotto la nostra supervisio­ne, tutte le misure precauzion­ali del caso, dalla disposizio­ne ad un metro di distanza dei candidati alla rilevazion­e della temperatur­a in entrata e in uscita dai padiglioni, in questa situazione avrebbe giovato a tutti agire con buon senso». Ed ancora: «È davvero incomprens­ibile - scrivono — che la Regione Campania permetta a migliaia di persone di trovarsi nello stesso luogo tra l’altro oltre all’oggettivo pericolo per le persone è assurdo che si neghi il diritto alla partecipaz­ione di quanti in questo momento per motivi di salute propria e dei familiari non hanno potuto partecipar­e. In tutte le altre Regioni le procedure concorsual­i sono state sospese, è assurdo che una persona si trovi costretta a scegliere tra il diritto alla salute e quello al lavoro». A Buonanno e Menna risponde Stanislao Lanzotti, capogruppo al Comune di Forza Italia: «Ci sono due assessori preoccupat­i del mancato stop ai concorsi —dice —. Non si capisce però per quale motivo non si siano rivolti al loro sindaco visto che rappresent­a la massima autorità sanitaria su tutto il territorio comunale. Va bene prendersel­a con De Luca, un po’ meno non rivolgersi anche a de Magistris. Lui può: due righe e un firma in calce ad un’ordinanza e il problema, che riguarda la salute di migliaia e migliaia di napoletani, è bello che risolto».

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Luigi de Magistris

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