Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Coronavirus, ora la paura diventa «virale»
Chiusi gli ambulatori ospedalieri, tribunale paralizzato e aule deserte. Intanto arriva la prima guarigione in Campania
Scuole deserte, anche se nei licei della città le lezioni si svolgono on line; il tribunale sarà chiuso per 4 giorni dopo che un giudice della Corte d’Appello è risultato positivo al Coronavirus. E, ancora, ambulatori chiusi e quattro medici in isolamento. Effetto Coronavirus: la paura è diventata virale. L’università si attrezza: lauree su skype alla Vanvitelli, esami scaglionati all’Orientale: in cinque per volta. Il numero dei contagi sale a 50, ma c’è il primo guarito.
NAPOLI C’è l’emergenza Coronavirus. E il Consiglio comunale, convocato direttamente dal sindaco per discutere dell’emergenza e relazionare l’aula, viene revocato. Accade anche questo nei giorni del dilagare del Covid-19, il Coronavirus, che lentamente sembra paralizzare l’intero sistema-Paese.
Revocata la seduta, dunque, per un «sano principio di prevenzione», si legge nella nota. Nonostante, dicevamo, all’ordine del giorno ci fossero due soli punti: l’emergenza coronavirus e la tentata rapina in cui un carabiniere ha ucciso un 15enne. La richiesta del sindaco è stata ovviamente accolta dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Fucito. «La recentissima emanazione delle nuove regole da parte del Consiglio dei Ministri in materia di prevenzione del contagio da coronavirus — sottolinea il sindaco — mi impone di chiedere il rinvio del Consiglio comunale già convocato per domani, 6 marzo. Le norme richiamate sono molto precise, anche altre istituzioni comunali si stanno correttamente adeguando con grande senso di responsabilità verso i singoli componenti e la comunità intera».
Dopo l’ultimo decreto del governo la soglia di attenzione è stata quindi elevata anche al Comune di Napoli. Dove due assessori, Monica Buonanno (Politiche sociali e Lavoro) e Francesca Menna (Pari opportunità e Salute) si chiedono: «Nessuno stop ai concorsi, nonostante l’emergenza coronavirus? È forte la preoccupazione per la scelta della Regione Campania di dare continuità allo svolgimento delle prove concorsuali alla Mostra d’Oltremare. Sebbene l’Ente Mostra abbia adottato, sotto la nostra supervisione, tutte le misure precauzionali del caso, dalla disposizione ad un metro di distanza dei candidati alla rilevazione della temperatura in entrata e in uscita dai padiglioni, in questa situazione avrebbe giovato a tutti agire con buon senso». Ed ancora: «È davvero incomprensibile - scrivono — che la Regione Campania permetta a migliaia di persone di trovarsi nello stesso luogo tra l’altro oltre all’oggettivo pericolo per le persone è assurdo che si neghi il diritto alla partecipazione di quanti in questo momento per motivi di salute propria e dei familiari non hanno potuto partecipare. In tutte le altre Regioni le procedure concorsuali sono state sospese, è assurdo che una persona si trovi costretta a scegliere tra il diritto alla salute e quello al lavoro». A Buonanno e Menna risponde Stanislao Lanzotti, capogruppo al Comune di Forza Italia: «Ci sono due assessori preoccupati del mancato stop ai concorsi —dice —. Non si capisce però per quale motivo non si siano rivolti al loro sindaco visto che rappresenta la massima autorità sanitaria su tutto il territorio comunale. Va bene prendersela con De Luca, un po’ meno non rivolgersi anche a de Magistris. Lui può: due righe e un firma in calce ad un’ordinanza e il problema, che riguarda la salute di migliaia e migliaia di napoletani, è bello che risolto».