Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Materassi, cartoni, comodini I senzatetto hanno preso casa sotto i porticati del Duomo
I residenti: non vogliamo mandarli via ma la situazione è grave
i luoghi, questa situazione appare quanto meno contraddittoria e per giunta pericolosa. A protestare sono soprattutto residenti e commercianti della zona riuniti sotto il Comitato “Vivi via Duomo” che più volte si sono rivolti all’amministrazione ma in cambio hanno ricevuto solo risposte vaghe («trasmetteremo la segnalazione agli assessorati competenti», «vedremo»). «Sono mesi che scrivo al sindaco per denunciare questa situazione – dice uno dei membri del Comitato, Luigi Guadagno, commerciante della zona – l’altro giorno, in occasione del furto alla libreria A & M è passata anche l’assessore Clemente ma nessuno sembra voglia prendere provvedimenti. Noi come comitato non vogliamo cacciare nessuno però ci rendiamo anche conto che si tratta di una situazione igienica veramente pericolosa, pensiamo di correre dei rischi, a questo punto urge un intervento di igienizzazione straordinario».
E questo non è certo l’unico problema che affligge via Duomo, la strada dei Musei, il cuore del Centro Antico della città. «Via Duomo sta lentamente morendo, il commercio è allo stremo per non parlare poi del problema rifiuti da noi più volte denunciato e i lavori interminabili della strada, adesso che siamo “ingabbiati” da qui non passa più nessuno. Sia chiaro: siamo contenti se la strada migliorerà, ma nel frattempo stiamo veramente soffrendo. Ora poi con il coronavirus tutto è fermo, per questo chiediamo al Comune un aiuto per rilanciare la via farla ritornare la strada dello shopping, oggi ci sono tanti esercizi di street food e di abbigliamento giovanile, non è più solo la via degli abiti per cerimonia come una volta». E a soffrire in questo momento sono anche gli operatori sociali che aiutano e assistono gli homeless. «In questo periodo stiamo lavorando il triplo - racconta un operatore - esposti al contagio su due fronti: il primo è la strada dove non esiste solo il rischio del Covid 19, il secondo è il Centro di prima accoglienza che è il massimo dell’incuria, foriero di infezioni, aumentata dal fatto che si vive in luoghi chiusi. Dal Comune ci chiedono di mettere in atto le dieci disposizioni ma come fai ad ottenere la fiducia dei senza dimora se mantieni le distanze oppure hai guanti e mascherine?».
I timori
Il Comitato Vivi via Duomo sottolinea il pericolo di infezioni per lo stato dei luoghi