Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il sindacato dei poliziotti: siamo a rischio servono mezzi di protezione
Una riunione in Questura ieri a Napoli chiesta e ottenuta dal Siulp, il principale sindacato di polizia, per reclamare misure di sicurezza più stringenti ed efficaci per il personale della polizia di Stato. A preoccupare gli agenti, ma in generale tutto il personale operativo, sono le condizioni di lavoro in alcuni uffici dove molto alto è l’afflusso di pubblico e le condizioni igieniche rischiano — nonostante gli sforzi per attenuare l’impatto con gli uffici — di peggiorare. Ieri mattina ad esempio si è creata, come avviene già altre volte, una lunga fila di extracomunitari in attesa di presentare documenti per i permessi di soggiorno, proprio davanti all’ufficio Immigrazione in via Galileo Ferraris. Per evitare assembramenti all’interno dei locali, dalla Questura è stato disposto che gli ingressi venissero scaglionati. Inevitabile a quel punto che la fila davanti all’ingresso s’ingrossasse. Va detto comunque che all’ufficio Immigrazione esiste una barriera in vetro che separa gli operatori dell’amministrazione dal pubblico. Timori per l’alto afflusso e il contatto diretto vi sono anche in altri uffici come l’ufficio denunce e l’ufficio passaporti. Spiega Annalisa Cimino, segretario generale Siulp (il principale sindacato di polizia): «Abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo tecnico con la presenza del medico provinciale che è competente per noi poliziotti. I timori esistono, abbiamo poche mascherine, in molti uffici manca il disinfettante e vorremmo anche indicazioni precise su come comportarci in fase operativa. Dobbiamo garantirci il massimo della tutela per poter difendere a nostra volta i cittadini».