Corriere del Mezzogiorno (Campania)

L’appello dei teatri: «La Regione ci aiuti»

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Appello alla Regione dell’Artec (la associazio­ne che in seno all’Agis tutela il lavoro delle imprese e delle strutture teatrali della Campania), che ieri ha chiarito il senso della chiusura e della sospension­e di ogni attività del settore per bocca del suo presidente Lello Serao. «In maniera molto responsabi­le abbiamo preso questa decisione, che ci pesa moltissimo anche perché nel cuore delle stagioni in corso. Per noi però questa è la strada giusta, anche per rispettare la comunità che si crea in teatro fra spettatori e lavoratori e per rispettare le norme».

«Non è semplice né indolore il rientro improvviso delle compagnie da tournée interrotte bruscament­e recita una nota dell’Artec -, il tutto in una situazione aggravata dal fatto che l’atipicità dei contratti dei lavoratori dello spettacolo che non prevedono Cig in deroga, disoccupaz­ione o altri ammortizza­tori sociali. Per questo abbiamo aperto ufficialme­nte lo stato di crisi a cui il presidente Vincenzo De Luca ha celermente risposto dicendo: “Per quanto riguarda il Sistema Spettacolo siamo pronti a valutare l’adozione di specifici provvedime­nti anche complement­ari a quelli previsti dal governo centrale, rispetto al quale stiamo proponendo il nostro contributo alla conversion­e in legge del decreto legge 2 marzo 2020”». Le richieste che abbiamo già proposto al Governo Regionale e che riteniamo urgenti conclude l’Artec riguardano il finanziame­nto del Fondo Unico per lo Spettacolo regionale per l’annualità 2020 con almeno 15 milioni di euro, e di portare a termine l’importante lavoro di risistemaz­ione della legge quadro del settore, le cui modifiche sono state già approvate dalla Giunta Regionale. Altre misure e proposte saranno discusse al tavolo tecnico che sarà convocato a breve». (v. f.)

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