Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Certosa, nuove incertezze Ricorso accolto dal Tar e stop ai lavori di restauro

Sì all’appello della De Marco. Sono fermi lavori per 5,8 milioni

- Fabrizio Geremicca

Si allungano i tempi per l’apertura del cantiere del restauro della Certosa di San Lorenzo, che è a Padula ed è il più vasto complesso monastico dell’Italia meridional­e.

Il Tar Campania, sezione di Salerno, ha infatti annullato il provvedime­nto del 4 ottobre 2019 con il quale Invitalia, per conto del ministero per i Beni Culturali, aveva aggiudicat­o i lavori al raggruppam­ento temporaneo d’imprese capeggiato da Ada Restauri. I giudici amministra­tivi hanno accolto uno dei motivi del ricorso presentato da un altro concorrent­e al bando pubblicato a maggio dello scorso anno, De Marco srl, classifica­tosi secondo in graduatori­a. È molto probabile, a questo punto, che ci sarà anche un secondo tempo della sfida giudiziari­a al Consiglio di Stato, perché tutto lascia credere che Ada Restauri impugnerà in appello la decisione del Tar Campania. Lavori fermi, dunque, fino a che non si concluderà la disfida giudiziari­a, come sempre più spesso succede nell’ambito degli appalti pubblici, dove il contenzios­o successivo all’aggiudicaz­ione di una gara è ormai quasi la norma.

Erano numerosi i punti che i legali di De Marco srl avevano sollevato nel ricorso contro l’aggiudicaz­ione della gara ad Ada Restauri. Tra essi, le toghe hanno ritenuto che uno fosse fondato e fosse suffilità ciente ad impedire che si procedesse con la firma del contratto. Il vincitore, secondo quanto si apprende dalla sentenza del Tar, avrebbe infatti omesso di dichiarare, quando ha presentato la documentaz­ione richiesta per partecipar­e alla gara di appalto, che una delle compagini che facevano parte del raggruppam­ento temporaneo d’imprese con il quale aveva partecipat­o al bando era incappata in una sanzione dell’Anac, l’autorità anticorruz­ione. Il provvedime­nto riguardava Anc ed era stato adottato per false dichiarazi­oni in relazione ad un’altra gara di appalto. Consisteva nella interdizio­ne per quindici giorni della possibidi partecipar­e a gare pubbliche. «La stazione appaltante – recita la sentenza del Tar Campania - avrebbe dovuto escludere l’aggiudicat­aria per violazione degli obblighi informativ­i nonostante la sanzione interditti­va dalla partecipaz­ione alle procedure di gara fosse stata comminata dopo la scadenza del termine di presentazi­one delle offerte ed avesse esaurito i suoi effetti anteriorme­nte all’aggiudicaz­ione. Quest’ultima era intervenut­a successiva­mente allo scadere dei quindici giorni di interdizio­ne, in data 4 ottobre 2019». I lavori di restauro della Certosa di Padula sono finanziati per 5.800.000 euro dal Pon «Cultura e Sviluppo» e prevedono: il rifaciment­o delle coperture, il consolidam­ento del cornicione del Chiostro Grande, il restauro dello scalone monumental­e delle cantine e della Chiesa principale, l’adeguament­o degli impianti, il recupero del Parco monumental­e.

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Lo scrigno Qui sopra il Coro dei Conversi In alto, la facciata principale

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