Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Io, in giro con lo scooter contro i «sovrani» dello stato d’emergenza
Palazzo Santa Lucia recepisce il decreto del governo La misura riguarderà anche le aziende più piccole Sarà l’Inps a erogare i sussidi per nove settimane
Ogni giorno alle 12,30 prendo lo scooter e per un paio d’ore vado a zonzo nella città deserta e bellissima. Non credo di far danno a nessuno. Non costituisco pericolo di contagio. I miei simili li vedo da lontano, da una distanza che neanche un campione mondiale di sputo potrebbe sognare di coprire.
La Regione Campania ha subito applicato il protocollo per la Cassa integrazione in deroga approvata dal governo Conte per mitigare gli effetti sociali legati all’emergenza Coronavirus. Ieri infatti è stato sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil Campania l’accordo con la Regione Campania, Inps, e organizzazioni datoriali per garantire alle lavoratrici e ai lavoratori della regione la cassa integrazione in deroga. In pratica potranno accedere all’aiuto di Stato anche le imprese con meno di 6 dipendenti per un periodo massimo di nove settimane. Insomma, tutte quelle imprese che saranno momentaneamente costrette a ridurre o a cessare l’attività.
«L’intesa — spiegano i segretari generali Nicola Ricci, Doriana Buonavita e Giovanni Sgambati — raggiunta in tempi brevissimi ed in perfetta linea con il dettato del decreto governativo, rappresenta una prima risposta al mondo del lavoro non tutelato dai trattamenti ordinari e rappresenta solo un primo passo nella gestione della crisi provocata dall’emergenza Coronavirus. È un valido strumento per tutte le aziende e per tutti i dipendenti e tiene dentro tutti rafforzando le sinergie tra aziende, sindacati, Regione ed Inps. Insieme — proseguono Cgil, Cisl e Uil — costituiremo un tavolo di monitoraggio permanente sulla spesa dei fondi e quindi sulla vigilanza in attesa che, se ci dovessero essere futuri decreti e quindi altre risorse o sia ampliato il bacino di beneficiari, noi saremo pronti ad integrare l’accordo. Siamo certi che ci vorranno più risorse per garantire le giuste tutele e il sostegno economico ben oltre le nove settimane previste dal decreto “Cura Italia”. Questa misura regionale, estesa a molte tipologie e tipologie di rapporto di lavoro, è un tassello non scontato a sostegno dell’imprese e dei lavoratori in una regione come la nostra già interessata da numerose, lunghe e strutturali crisi industriali ed aziendali».
Alla firma, oltre ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Campania erano presenti gli assessori regionali Sonia Palmeri e Antonio Marchiello, e per l’Inps il direttore regionale Maria Giovanna De Vivo, il direttore dell’area metropolitana Vincenzo D’Amato e le associazioni datoriali. Sul sito www.cgilcampania.it il testo integrale dell’accordo.
Elevato il numero dei firmatari dell’accordo. Sono infatti ben 41 le organizzazioni datoriali e sindacali che hanno aderito al testo proposto dal Governo Regionale.
Si attende ora l’imminente emanazione della circolare attuativa dell’Inp ed il riparto delle risorse alle Regioni da parte del ministero del lavoro e del Ministero dell’Economia e Finanze. Nelle prossime ore sarà pubblicato, a cura degli uffici dell’assessorato al lavoro, l’avviso che permetterà ai datori di lavoro beneficiari di presentare le istanze per chiedere il riconoscimento dei trattamenti di cassa integrazione in deroga per un massimo di 9 settimane. Le pratiche vengono istruite dalla Regione
Campania e inviate all’Inps per l’erogazione in presenza dei presupposti e delle risorse nazionali disponibili.
Grande soddisfazione dell’assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri «per un importante risultato che ha visto la partecipazione attiva di tutti i settori del mondo sociale, economico e datoriale della Campania. Una sinergia che ci unisce ancora di più nella solidarietà ed il sostegno a lavoratori e datori di lavoro».
La cassa integrazione in deroga dovrebbe rappresentare una boccata d’ossigeno per i dipendenti di vari settori dell’economia campana, al primo posto per l’industria turistica messa in ginocchio dall’emergenza nazionale. Centinaia gli alberghi, i ristoranti, le strutture ricettive in grande difficoltà.
Intanto una speranza anche per i lavoratori Jabil di Marcianise. Due mesi di lavoro in più perché l’azienda ha deciso di rinviare a maggio i licenziamenti di 272 dipendenti dichiarati in esubero che erano previsti per lunedì prossimo. Ora ci sono un po’ di settimane per cercare ancora di trovare una intesa che comunque si preannuncia difficilissima.