Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Un videogioco tra amici Il lusso della superficialità
In uno dei miei primi articoli di questa rubrica riflettevo sul benessere della spensieratezza.
Il lusso dell’allegra superficialità, in giornate come queste, è un bene necessario. Chi vi scrive questo articolo è un privilegiato: è in casa, per fare il suo lavoro non è obbligato a uscire come tanti altri (di loro parleremo nell’articolo di domani), al momento gode di ottima salute e di altrettanta ne godono i suoi cari e i suoi amici.
I miei pensieri quotidiani convergono ogni giorno, ore 18, alla diretta Facebook della Protezione Civile per ascoltare i dati giornalieri sul numero di contagi, e la quasi totalità della mia attenzione va a chi lotta per la sopravvivenza all’interno degli ospedali.
Questo non cambia mai, da quindici giorni a questa parte. Però tutti noi abbiamo bisogno di concederci il lusso della superficialità, almeno per un po’. Così, insieme ad altri due amici, abbiamo messo su una partita online di Football Manager (il videogioco che ti fa indossare i panni d’un allenatore di Serie A). Scelte le squadre (io Milan, gli altri due Torino e Fiorentina; nessuno ha preso il Napoli, loro entrambi tifosi azzurri credo per un fatto di rispetto o, vista la stagione azzurra, per scarsa fiducia?), abbiamo cominciato i ritiri estivi, le preparazioni, le prime amichevoli e, soprattutto, il calciomercato.
In quelle poche ore che abbiamo passato incollati allo schermo dei nostri pc, per la prima volta ho riassaporato il gusto della libertà. Quella mentale, quella slegata da ogni appiglio con la realtà e tutto il suo carico di preoccupazione. Noi tre continueremo la Serie A che si è dovuta fermare, lo faremo per tutti i tifosi che aspettano il calcio. Nel frattempo ci concederemo un granello di quel lusso che tutti voi, ve ne prego, non dovete mai dimenticare. Nemmeno ora.