Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Contagiato collaboratore di Sepe Il cardinale costretto alla quarantena
Il Covid-19 arriva anche a largo Donnaregina De Luca dispone la distribuzione di mascherine per le persone in isolamento
NAPOLI L’allarme coronavirus ha varcato il portone di Largo Donnaregina, contagiando uno dei sacerdoti e collaboratori più vicini all’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe. Il cardinale, che domenica scorsa ha rinunciato alla celebrazione eucaristica in diretta tv come da programma, ora dovrà osservare un periodo di isolamento volontario di quattordici giorni, pur non manifestando alcun sintomo influenzale.
Il ricovero
«Ho difficoltà di respirazione — si è limitato a comunicare il sacerdote contagiato al telefono dalla sua stanza — e non ce la faccio a parlare. Grazie per l’interessamento, e speriamo bene». Il collaboratore di Sepe, in preda a dispnea, è dovuto ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale del Mare ieri pomeriggio dove è stato ricoverato, ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Ora, saranno gli operatori della Asl Napoli 1 a ricostruire la catena dei contatti e a disporre per tutti coloro che hanno avuto rapporti con il sacerdote della curia partenopea — si presume che possano essere almeno una dozzina di persone — un periodo di quarantena obbligatoria e di sorveglianza sanitaria.
Mascherine gratis Proprio ieri, il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha deciso la distribuzione gratuita di mascherine chirurgiche a tutti i campani che attualmente sono in isolamento domiciliare sorvegliato, anche a tutela dei loro familiari. Sono 524 i cittadini che fino a ieri pomeriggio risultavano negli elenchi delle Asl regionali in regime di quarantena forzata. Intanto, all’ospedale del Mare, dove si lavora alacremente per realizzare il nuovo presidio modulare di terapia intensiva, sono giunti dalla Cina altri cinque ventilatori modello Vg70 per la terapia intensiva. I macchinari sono stati donati al nuovo Covid hospital dell’ospedale di Ponticelli. A donarli una multinazionale delle telecomunicazioni, Zte, che ha fatto arrivare le apparecchiature alla Protezione civile attraverso un volo cargo proveniente da Pechino e diretto a Milano Malpensa. Il dipartimento del Governo le ha poi destinate al nuovo centro Covid-19 della Regione Campania.
I contagiati
Sale il numero dei contagiati e in particolare è il quadro epidemiologico regionale, con il riparto provinciale, a suscitare qualche preoccupazione per alcuni comportamenti collettivi che in alcuni quartieri di Napoli e nell’area metropolitana continuano a verificarsi, richiamando l’attenzione dell’Istituto superiore di sanità e del suo presidente che ha dichiarato di temere, per questo, una espansione incontrollata dei contagi. In provincia di Napoli, secondo l’aggiornamento della unità di crisi regionale, ieri pomeriggio erano arrivati a 543 i casi di contagio (281 a Napoli città e 262 in provincia); nel Salernitano 179; in Irpinia 145; nel Casertano 124 e nel Sannio 13. Altre tre persone sono morte ieri: un uomo di Santa Maria a Vico, in provincia di Caserta, poi altri due sono deceduti in provincia di Napoli: un anziano di Ercolano, ospite di una casa di riposo, con patologie pregresse, e un sessantenne di Bacoli, risultato positivo al tampone.