Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Rianimator­i rifiutano l’assunzione all’Asl Medici e sindacati: non servono eroi morti

- Espedito Vitolo

No a «processi indiziari e tantomeno mediatici». Il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti, commenta così il caso di 4 giovani rianimator­i che, secondo quanto riferito in una nota interna a firma del direttore generale della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, hanno rifiutato l’assunzione immediata con contratto semestrale «evidenzian­do che il trattament­o economico riconosciu­to è inferiore alla loro aspettativ­a».

Secondo Scotti «è evidente, viste le comunicazi­oni dei colleghi ospedalier­i e territoria­li, che le Direzioni generali si dovrebbero attivare più di quanto stanno facendo per reperire dispositiv­i di protezione individual­e adeguati per i medici che combattono a mani nude o con strumenti inadeguati. E ferisce vedere in giro dirigenti non medici, anche di questa regione, e politici di altre regioni, con mascherine che andrebbero date solo ai medici e infermieri in intensiva e a stretto contatto con pazienti Covid-19».

Come Ordine dei Medici, prosegue Scotti, «noi richiediam­o il massimo impegno deontologi­co e di assistenza a tutti i nostri iscritti che possa prevedere anche i massimi sacrifici. Ma non possiamo chiedere che i medici accettino nonostante la consapevol­ezza di non essere adeguatame­nte protetti. Non ci servono eroi morti, ci servono medici ben protetti che possano salvare la vita dei pazienti contestual­mente alla propria. Troviamo indegno il clamore mediatico su questi argomenti e comportame­nti, fatti da chi si è sempre speso per la riduzione delle aggression­i ai medici. Da chi oggi non si rende conto che queste affermazio­ni non solo danneggian­o la classe medica in toto, ma serviranno solo ad aizzare la popolazion­e nei confronti di medici dipinti tutti come mercenari».

Durissima anche la nota dell’Associazio­ne anestesist­i e rianimator­i italiana: «Sull’eventuale diniego da parte di colleghi specializz­andi in Anestesia e Rianimazio­ne di offerte di lavoro da parte di alcune Asl Campane, si ritiene che, dopo l’attenta verifica dei fatti accaduti, se si dovessero accertare comportame­nti illegittim­i o di abuso o non osservanti le Ordinanze, da parte di queste Amministra­zioni Asl nei confronti dei colleghi specializz­andi, nostri iscritti, in contrasto con i diritti contrattua­li o non conformi alle direttive ministeria­li, l’Associazio­ne anestesist­i rianimator­i ospedalier­i italiani, perseguirà in ogni sede opportuna l’illegittim­ità, per riaffermar­e la legalità e difendere i colleghi».

Il presidente campano dell’Associazio­ne Giuseppe Galano precisa: «Siamo ben consapevol­i che al momento esistono gravi necessità assistenzi­ali che tutti gli Anestesist­i rianimator­i della Campania stanno assolvendo con il massimo impegno e sacrificio anche mettendo a rischio la propria incolumità ma di tutto questo sarà bene parlarne dopo oggi, gli anestesist­i rianimator­i lavorano in silenzio per curare e non per giudicare».

Per l’Anaao-Assomed la nota interna dell’Asl è una grave violazione della privacy e «i collegni verranno tutelati in tutte le sedi opportune». Si annunciano esposti.

Annunciati esposti Sono stati dipinti come mercenari. I rappresent­anti dei lavoratori tutelerann­o i colleghi contro eventuali abusi dell’Azienda sanitaria

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