Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Vela, si ferma il cantiere E stop al Corso
Si fermano i lavori di abbattimento della Vela verde di Scampia. Così come, per effetto dell’ultimo decreto del governo Conte, si bloccano anche a tutti i cantieri pubblici cittadini. Si potrà procedere solo con interventi di emergenza. Poi basta. Per ora, si chiude davvero tutto.
Venerdì scorso, la direzione dei lavori del cantiere che sta «disintegrando» la Vela, sentito il Comune di Napoli, ha stabilito lo stop del cantere: inizialmente fino al 25 marzo (era la data di scadenza del vecchio Dpcm), ma ora almeno fino al 3 luglio, termine ultimo fissato dall’ultimo Dpcm.
Quello che quindi era un simbolo da mandare a terra in fretta, per ora, resta in piedi. «Per fortuna i lavori erano già a buon punto», spiega Carmine Piscopo, assessore all’Urbanistica.
Quello della Vela verde si aggiunge ad altri cantieri molto importanti che si sono fermati in città. È il caso dei tanti lavori in corso per la Metropolitana. Chiuso da ieri anche il cantiere per il rifacimento del manto stradale del Corso Vittorio Emanuele, che pure pareva poter sfruttare il momento di stop alle auto per procedere più speditamente. Si fermano per ora anche i lavori via Marina e nei due cantieri Unesco già partiti: è il caso dell’intero lotto 2, che prevede interventi di riqualificazione a via San Giovanni a Carbonara, via Alessandro Poerio, Piazza De Nicola, via Saverio Siniscalchi, nei dintorni di Castel Capuano; e del lotto 3 di piazza Mercato.
Tutto ovviamente fermo anche a Bagnoli, dove però l’emergenza Coronavirus ed il relativo Dpcm di Conte, sono arrivati dopo che le tanto agognate «ruspe» presentate a gennaio avevano già terminato i lavori di pulizia dell’ex area Morghen. Da allora, però, e prima del 20 febbraio — giorno in cui l’Italia ha scoperto il Coronavirus —, non era ancora partito il cantiere per la bonifica dell’area Eternit. Invitalia, che è il soggetto attuatore, sta infatti definendo gli ultimi dettagli prima di far partire i lavori.