Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Comune, annuncio choc: niente imposte 2020 per le attività produttive e aiuti a chi perde il lavoro
Si va da un fondo per sostenere chi resta senza reddito a uno stipendio premio per i dipendenti municipali che non hanno potuto scegliere lo smart-working
La giunta de Magistris ha approvato probabilmente la più importante delibera, senza dubbio la più impegnativa, da quando è in carica: riguarda l’eliminazione totale delle imposte per tutte le attività produttive, economiche e commerciali della città per tutto il 2020. Si tratta ovviamente di una decisione presa in regime di «guerra» al Coronavirus alla quale il sindaco pensava da tempo. Un provvedimento che ovviamente si trascina molti interrogativi: perché quando tutto sarà finito, sperando prestissimo, che ne sarà delle casse comunali? E quindi, chi tirerà fuori i soldi per sostenere tutto ciò?
Eppure il sindaco si è spinto addirittura oltre annunciando la «creazione di un fondo napoletano di economia circolare, realizzato con risorse pubbliche e private, per sostenere chi rimane senza reddito per far fronte alle esigenze di vita» immaginando in pratica di sostituirsi al governo con una sorta di reddito di cittadinanza locale, che peraltro proprio il sindaco aveva promesso senza esito durante la campagna elettorale del 2016? E non solo. Perché annuncia perfino la creazione di «un fondo della Citta metropolitana per sostenere, a fine emergenza, le attività economiche». Libro dei sogni? Lo verificheremo presto. Molto presto. Perché l’elenco di provvedimenti è lungo e si aggiunge alle decisioni dei giorni scorsi sul rinvio del pagamento dei tributi locali di tutti, strisce blu gratis per chiunque lavori ancora e pure tanto altro.
In tutto le decisioni prese sono 14: la giunta, che domenica ha lavorato cinque ore via Skype al provvedimento, ha voluto una decisione-choc di fine mandato caratterizzato dall’emergenza Coronavirus. De Magistris ha anticipato su Facebook i contenuti della delibera: si va dal vitto e alloggio gratuiti per tutti i medici e gli infermieri che verranno a Napoli per sostenere il sistema sanitario locale, all’incentivazione del servizio di spesa a domicilio per ridurre il numero delle persone che escono per fare acquisti. Tra i provvedimenti decisi figurano anche il rafforzamento dei servizi di accoglienza e assistenza per i senza fissa dimora attraverso l’implementazione delle unità di strada, la sistemazione di tende per dare ristoro alimentare e assistenza sanitaria, l’individuazione di un luogo al coperto in cui garantire notti ed eventuali quarantene. Previste anche premialità anche verso i dipendenti comunali, compresi quelli delle partecipate, «che — sottolinea de Magistris — hanno lavorato costantemente in strada o in ufficio senza mai mollare», per i quali sarà previsto un premio che l’ex pm definisce «una sorta di tredicesima di fine emergenza». Già, ma è bene ripeterlo: i soldi, il sindaco, da dove li prenderà? Anche perché il Comune si impegna anche «nell’approvvigionamento autonomo di mascherine» che saranno «distribuite a tutti coloro che ne hanno bisogno, tenuto conto che — ha detto ancora il sindaco — quanto consegnato dalla Protezione civile nazionale e regionale è assolutamente insufficiente rispetto al fabbisogno»: un passaggio polemico, questo, verso la Regione di De Luca che in questa fase ha politicamente offuscato, per forza di cose, la scena al primo cittadino. Tra le misure decise anche l’avvio di «procedure accelerate» per l’assunzione di lavoratori nel comparto di igiene urbana: in sostanza, si introduce l’assunzione per chiamata diretta in Asìa, cosa che comporterebbe un miglioramento del servizio intervenendo anche sull’occupazione. Sul fronte del welfare, l’amministrazione ha deciso di fornire ospitalità gratuita nelle strutture ricettive della città alle donne vittime di violenza in ambiente domestico e familiare; e di «promuovere incontri via web con psicologi per sostenere i cittadini più fragili ma anche di organizzare format informativi per una sana alimentazione e per svolgere attività fisica in casa». Mentre sul versante della Cultura è previsto il rafforzamento della piattaforma social per portare nelle case dei cittadini artisti nazionali ed internazionali. Ma sara mai fattibile tutto ciò in una città dove il Comune è in predissesto dal 2013 e che per questo, imposte e tributi locali, dallo stesso sono al massimo?
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De Magistris Domenica, durante una giunta di 5 ore, prese tante decisioni A breve i provvedimenti