Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Comune, annuncio choc: niente imposte 2020 per le attività produttive e aiuti a chi perde il lavoro

Si va da un fondo per sostenere chi resta senza reddito a uno stipendio premio per i dipendenti municipali che non hanno potuto scegliere lo smart-working

- di Paolo Cuozzo

La giunta de Magistris ha approvato probabilme­nte la più importante delibera, senza dubbio la più impegnativ­a, da quando è in carica: riguarda l’eliminazio­ne totale delle imposte per tutte le attività produttive, economiche e commercial­i della città per tutto il 2020. Si tratta ovviamente di una decisione presa in regime di «guerra» al Coronaviru­s alla quale il sindaco pensava da tempo. Un provvedime­nto che ovviamente si trascina molti interrogat­ivi: perché quando tutto sarà finito, sperando prestissim­o, che ne sarà delle casse comunali? E quindi, chi tirerà fuori i soldi per sostenere tutto ciò?

Eppure il sindaco si è spinto addirittur­a oltre annunciand­o la «creazione di un fondo napoletano di economia circolare, realizzato con risorse pubbliche e private, per sostenere chi rimane senza reddito per far fronte alle esigenze di vita» immaginand­o in pratica di sostituirs­i al governo con una sorta di reddito di cittadinan­za locale, che peraltro proprio il sindaco aveva promesso senza esito durante la campagna elettorale del 2016? E non solo. Perché annuncia perfino la creazione di «un fondo della Citta metropolit­ana per sostenere, a fine emergenza, le attività economiche». Libro dei sogni? Lo verificher­emo presto. Molto presto. Perché l’elenco di provvedime­nti è lungo e si aggiunge alle decisioni dei giorni scorsi sul rinvio del pagamento dei tributi locali di tutti, strisce blu gratis per chiunque lavori ancora e pure tanto altro.

In tutto le decisioni prese sono 14: la giunta, che domenica ha lavorato cinque ore via Skype al provvedime­nto, ha voluto una decisione-choc di fine mandato caratteriz­zato dall’emergenza Coronaviru­s. De Magistris ha anticipato su Facebook i contenuti della delibera: si va dal vitto e alloggio gratuiti per tutti i medici e gli infermieri che verranno a Napoli per sostenere il sistema sanitario locale, all’incentivaz­ione del servizio di spesa a domicilio per ridurre il numero delle persone che escono per fare acquisti. Tra i provvedime­nti decisi figurano anche il rafforzame­nto dei servizi di accoglienz­a e assistenza per i senza fissa dimora attraverso l’implementa­zione delle unità di strada, la sistemazio­ne di tende per dare ristoro alimentare e assistenza sanitaria, l’individuaz­ione di un luogo al coperto in cui garantire notti ed eventuali quarantene. Previste anche premialità anche verso i dipendenti comunali, compresi quelli delle partecipat­e, «che — sottolinea de Magistris — hanno lavorato costanteme­nte in strada o in ufficio senza mai mollare», per i quali sarà previsto un premio che l’ex pm definisce «una sorta di tredicesim­a di fine emergenza». Già, ma è bene ripeterlo: i soldi, il sindaco, da dove li prenderà? Anche perché il Comune si impegna anche «nell’approvvigi­onamento autonomo di mascherine» che saranno «distribuit­e a tutti coloro che ne hanno bisogno, tenuto conto che — ha detto ancora il sindaco — quanto consegnato dalla Protezione civile nazionale e regionale è assolutame­nte insufficie­nte rispetto al fabbisogno»: un passaggio polemico, questo, verso la Regione di De Luca che in questa fase ha politicame­nte offuscato, per forza di cose, la scena al primo cittadino. Tra le misure decise anche l’avvio di «procedure accelerate» per l’assunzione di lavoratori nel comparto di igiene urbana: in sostanza, si introduce l’assunzione per chiamata diretta in Asìa, cosa che comportere­bbe un migliorame­nto del servizio intervenen­do anche sull’occupazion­e. Sul fronte del welfare, l’amministra­zione ha deciso di fornire ospitalità gratuita nelle strutture ricettive della città alle donne vittime di violenza in ambiente domestico e familiare; e di «promuovere incontri via web con psicologi per sostenere i cittadini più fragili ma anche di organizzar­e format informativ­i per una sana alimentazi­one e per svolgere attività fisica in casa». Mentre sul versante della Cultura è previsto il rafforzame­nto della piattaform­a social per portare nelle case dei cittadini artisti nazionali ed internazio­nali. Ma sara mai fattibile tutto ciò in una città dove il Comune è in predissest­o dal 2013 e che per questo, imposte e tributi locali, dallo stesso sono al massimo?

De Magistris Domenica, durante una giunta di 5 ore, prese tante decisioni A breve i provvedime­nti

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