Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Campania, sono fermi 523 mila lavoratori

I dati Istat sulle attività produttive sospese, molti rischiano di non rientrare più. Cassa integrazio­ne per Gesac e Eav

- Agrippa, Bojano, Cuomo, Cuozzo, Geremicca, Imperiali, Merone

NAPOLI In una sorta di guerra dei numeri e approvvigi­onamenti, che in questo periodo sono assai complicati, la giornata passa tra un botta e risposta tra Protezione civile (nazionale) e presidente della Regione.

L’antefatto: la lettera di Vincenzo De Luca in cui prefigura giorni terribili e la sanità «a un passo dal collasso» e ricorda allo Stato di aver mandato «zero ventilator­i polmonari; zero mascherine P3; zero dispositiv­i medici di protezione, a fronte di un impegno ad inviare in una prima fase 225 ventilator­i sui 400 richiesti, e 621 caschi c-pap, non è arrivato nulla. E dunque, non si può non rilevarlo in maniera brutalment­e chiara. Permanendo questa nullità di forniture non potremo fare altro che contare i nostri morti».

«Tutti uguali»

In mattinata arriva il commento diplomatic­o del ministro per i rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà: «Capisco che governator­e De Luca debba essere duro per mantenere il controllo della situazione in Campania ma è ingiusto nei confronti del Governo. L’esecutivo si occupa e attenziona in ugual modo sia le zone del nord più critiche che gli altri territori. L’Italia è unita». Quel che segue è un botta e risposto a suon di numeri. Che non tornano.

Da Roma la Protezione civile fa i conti in tasca alla Campania: «In merito alle dichiarazi­oni rilasciate dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, è opportuno precisare che, contrariam­ente a quanto da lui sostenuto, sono stati consegnati, alla Regione Campania, fino ad oggi, circa un milione di dispositiv­i». E giù con l’elenco: «Nel dettaglio, si tratta 788.600 mila mascherine, circa 99mila ffp2 e ffp3, 109mila guanti in lattice, oltre 3.000 dispositiv­i - tra camici chirurgici, copriscarp­e e visiere di protezione - e 15 ventilator­i per terapia intensiva e sub-intensiva. È in corso un lavoro incessante che, anche grazie all’approvazio­ne del Decreto Cura Italia, sta dando segnali di risposta concreta anche in termini quantitati­vi che aumenteran­no giorno dopo giorno».

Panno Swiffer

Da Palazzo Santa Lucia trapela che le 788 mila mascherine di cui parla la Protezione civile sarebbero quelle ormai note come «panno Swiffer» e quindi non utilizzabi­li per gli operatori sanitari. Poi Vincenzo De Luca annuncia prima l’arrivo di una partita 33.000 mascherine FFP2 e 2.720 mascherine FFP3. E poi in serata di ulteriori 35.840 mascherine, e, per la prima volta, di 2.100 tute protettive. «Un risultato che viene giudicato sicurament­e positivo dopo l’allarme lanciato dal presidente De Luca, rispetto a elementi di sottovalut­azione che si erano registrati nei giorni scorsi», si legge nella nota.

«Ci auguriamo che sia l’inizio di un programma più ampio di consegne alla Campania del materiale sanitario necessario — dice De Luca —. Di queste forniture, com’è noto, è responsabi­le esclusivam­ente la Protezione Civile. Controller­emo ora per ora che questo programma di consegne vada avanti in maniera programmat­a. Per il resto, sta andando a regime il piano di potenziame­nto sugli esiti dei tamponi. Com’è noto abbiamo avuto nel giro di una settimana, oltre all’unico laboratori­o del Cotugno (in attesa di un nuovo macchinari­o che consentirà di fare tra i 500 e 600 tamponi al giorno), altri 9 laboratori in tutta la regione (compreso l’Istituto zooprofila­ttico di Portici). Entro questo fine settimana, ci sarà la possibilit­à di avere i risultati entro le 24 ore, senza più arretrati». Sono in arrivo dalla Cina, per lunedì, i kit rapidi: «Questo darà un altro importante aiuto per le verifiche rapide su casi di pazienti positivi. Stiamo procedendo per quanto riguarda le visiere trasparent­i, nella verifica di un prototipo per farlo produrre direttamen­te ad aziende campane».

Assunti 104 medici

Tutto questo mentre il vicecapo della Protezione civile, Agostino Miozzo spiega in conferenza stampa che «la Germania ha dato disponibil­ità ad un supporto con un team sanitario che sarà inviato in Campania». Ed Enrico Coscioni annuncia le nuove assunzioni nella sanità: «Abbiamo reclutato 104 dirigenti medici, 160 specializz­andi, 419 infermieri e 188 operatori socio sanitari. Un grande sforzo per rafforzare la nostra capacità di fronteggia­re il coronaviru­s». E mentre la diatriba formale tra Regione e Protezioni civile diventa polemica politica per M5S e Lega. La capogruppo 5S Valeria Ciarambino prima tuona: «Finalmente si fa ufficialme­nte chiarezza sullo sciacallag­gio del massimo rappresent­ante istituzion­ale della Campania. Non è vero che nella nostra regione è arrivato zero, è certamente vero che non basta, che si sta facendo uno sforzo immane per far arrivare in Italia mascherine da ogni parte del mondo e che invece di sparare a zero, bisognereb­be lavorare insieme». E poi invita: «In questo momento dobbiamo dare alla nostra gente un’immagine di unità e compattezz­a, i partiti dovrebbero scomparire, dovrebbe scomparire la campagna elettorale. De Luca potrebbe iniziare a utilizzare i circa 50mila euro che sta spendendo per sponsorizz­are i suoi post, un modo alquanto indecente di spendere soldi in un momento tanto tragico, per comprare ventilator­i per gli ospedali della Campania». Mentre Gianluca Cantalames­sa della Lega instilla il dubbio: «Tra Regione e Protezione civile sulle mascherine chi mente?».

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