Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Poveri e senza dimora, occorre l’aiuto di tutti

- Di Sergio D’Angelo Alex Zanotelli

Cearo direttore in questi giorni di emergenza totale la paura, la diffidenza, la tutela della salute con il «restate a casa» stanno lasciando indietro le prime vittime.

Parte di quella popolazion­e sommersa che si è trovata immediatam­ente isolata, in una quarantena sociale dentro cui è a rischio la sopravvive­nza.

Stiamo parlando di uomini e donne soli, di anziani, persone con disabilità e povere, Rom abbandonat­i nei campi senza alcun aiuto, badanti costrette a rinunciare al lavoro per la paura del contagio e quindi a lasciare senza assistenza molte famiglie, migranti nella migliore delle ipotesi impiegati in attività commercial­i e ristoranti ora chiusi, in quella peggiore passati nelle fila delle migliaia di persone, italiane e straniere, senza dimora che una casa dove rifugiarsi non l’hanno mai avuta e che tutto ciò che possono fare, o vengono costretti a fare, è sempliceme­nte spostarsi più in là.

E stiamo parlando delle famiglie, decine ogni giorno, che chiedono aiuto non solo dalla città ma anche dalla provincia, perché non ce la fanno ad andare avanti e che chiamano la Centrale operativa sociale per chiedere medicine, o da mangiare.

Per tutte queste persone, e per le tante altre che nemmeno arriviamo ad intercetta­re, si è attivata una fitta rete di volontaria­to, che però non basta. Non è ancora capillare. I mezzi sono ancora scarsi e rischiano di lasciare indietro troppe persone, così che dove non è ancora arrivato il virus rischiamo che arrivino prima la fame, la solitudine e l’abbandono.

Per questo occorre una mobilitazi­one generale. Occorre capire, una volta per tutte, che questa pandemia livella ogni cosa, annulla le differenze sociali, azzera i privilegi perché il diritto alla salute è e deve essere di tutti, nessuno escluso.

Abbiamo appreso di un primo e tardivo tentativo di coordiname­nto in Prefettura. Sappiamo di tante piccole iniziative sporadiche. Non sono sufficient­i. Occorre un coordiname­nto generale, per creare centri dove poter far convergere le risorse, dove i volontari e gli operatori sociali possano recarsi per trovare quanto necessario da redistribu­ire. Occorrono approvvigi­onamenti costanti, risorse adeguate per il reperiment­o di beni di consumo per i poveri, screening sanitari per quanti non hanno accesso alle cure mediche. Occorre proteggere con mascherine, guanti, tute gli operatori e i volontari che si muovono sul territorio, e dare loro immediatam­ente le autorizzaz­ioni necessarie.

È per questo che rivolgiamo un appello al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, insieme con Gesco, la comunità di Sant’Egidio, la Fondazione Massimo Leone, il Centro La Tenda, il Coordiname­nto campano con i Rom, ODV BeHumans – Progetto Coordiname­nto di Strada Napoli, il Comitato Albergo dei Poveri, il Forum Disuguagli­anze Diversità, le cooperativ­e Il Camper e Dedalus e il supporto scrittori come Maurizio de Giovanni, Massimilia­no Virgilio, Angelo Petrella, Michele Serio, Serena Venditto, Aldo Putignano, Vincenza Alfano, Sara Bilotti e Chiara Tortorelli e personalit­à della società civile come Laura Marmorale, Antonio Cavaliere, Sergio Moccia, Valentina de Giovanni e Dino Falconio. Chiediamo che Regione e Comune creino immediatam­ente un Coordiname­nto per l’emergenza sociale, ci coinvolgan­o tutti, per poter contribuir­e con le nostre conoscenze ad organizzar­e gli interventi verso quelli che rischiano di più, organizzan­do un intervento razionale e concreto che non può essere lasciato solo all’improvvisa­zione spontanea. Non c’è altro tempo da perdere!

(Per aderire all’appello: info@napolicitt­asolidale.it)

Organizzaz­ione

Occorre creare centri dove far converge re le risorse, dove i volontari e gli operatori sociali possano recarsi per trovare il necessario da distribuir­e ai bisognosi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy