Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Due morti e 30 contagi nella casa di riposo Il priore: «Tamponi fatti solo dopo i decessi»

Nel Vallo di Diano c’è la quarta vittima

- di Gabriele Bojano Gabriele Bojano

Due morti, trenta contagiati e una polemica a distanza destinata a fare rumore. È in estrema sintesi quanto accaduto a Sant’Anastasia, nell’hinterland napoletano, in una casa di riposo e degenza che fa capo al Santuario della Madonna dell’Arco, chiuso in via precauzion­ale. Proprio il priore del Santuario, padre Alessio Maria Romano, ha lamentato dalla sua pagina Facebook una serie di ritardi nel fare i tamponi necessari per individuar­e i casi di Covid-19 all’interno della struttura. «Il primo tampone - accusa il domenicano - è stato richiesto dal medico curante di un degente il 17 marzo: sono venuti ad effettuarl­o solo il 23, in seguito a ben tre morti due dei quali sono risultati positivi. Otto giorni fondamenta­li». E aggiunge: «Solo allora chi di dovere ha compreso che ciò che noi avevamo chiesto era urgente ed importante. Nonostante le sollecitaz­ioni, mie e del medico curante, il risultato è giunto solo dopo che ci è scappato il morto».

Nella residenza per anziani, dei 52 ospiti ben 32 sono risultati contagiati. Due poi si sono aggravati e sono deceduti, secondo quanto confermato dalla task force della Regione Campania. Negativi invece i tamponi per i padri domenicani che vivono all’interno del santuario, compreso lo stesso padre Alessio e il cappellano, padre Luca. Sottoposti ad isolamento, oltre agli ospiti della struttura, anche i dipendenti, il personale medico e di assistenza che arriva da Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, Cicciano, Pollena Trocchia, Acerra, Volla. «La mia priorità - aggiunge il religioso - è stata, fin dal principio di questa emergenza e ancor prima che fossero adottate in tutta Italia misure ad hoc, di tutelare le persone, i degenti della Residenza Sanitaria Anziani,i dipendenti, i confratell­i tutti».

Nella giornata di oggi, intanto, si dovrebbe conoscere l’esito degli ulteriori tamponi effettuati in un’altra residenza per anziani, quella di Sala Consilina, nel Salernitan­o, dove, al momento, uno degli ospiti è deceduto in seguito alle complicazi­oni respirator­ie da coronaviru­s (si tratta di un uomo di 74 anni, originario

” Romano Avevamo chiesto il test il 17 marzo Sono venuti a effettuarl­o il giorno 23, troppo tardi

di Rivello in provincia di Potenza, e altri quindici (otto anziani e sette dipendenti) sono risultati positivi. In tutto a Sala Consilina sono 39 le persone che hanno contratto il virus, in isolamento, come ormai è in isolamento l’intero paese capofila del Vallo di Diano, fino al 31 marzo, assieme ai comuni di Caggiano, Atena Lucana, Polla e Auletta, dove risultano positivi sindaco e vicesindac­o.

Una buona notizia l’ha data ieri pomeriggio di ieri il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, durante una diretta Facebook: il paziente1 è guarito. Nelle stesse ore, però, un altro primo cittadino, quello di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, ha informato purtroppo di un altro decesso, un uomo di 72 anni, Domenico Tierno, che era ricoverato all’ospedale di Scafati, un altro contagio a seguito degli incontri di preghiera neocatecum­enali. È la quarta vitti ma nel Vallo di Diano, dove i positivi sono saliti a 75.

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Madonna dell’Arco La residenza che fa capo al Santuario

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