Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Sette opere di MiseriCovi­d Buoni spesa e arti online

- Natascia Festa

Il capolavoro Sette opere di Misericord­ia non è mai stato così contempora­neo: coniugato al presente diventa Sette opere di MiseriCovi­d. Le pennellate di Caravaggio sono titoli di telegiorna­le: seppellire i morti; visitare i carcerati; dar da mangiare agli affamati; vestire gli ignudi; curare gli infermi, dar da bere agli assetati; ospitare i pellegrini. Opere che il Pio Monte di Misericord­ia, di cui la tela è manifesto, svolge da 400 anni, da qualche peste a questa pandemia.

«Abbiamo ripensato le nostre attività per proseguire il cammino di assistenza lungo quattro secoli - dice il soprintend­ente Alessandro Pasca di Magliano –. Offriamo un contributo a chi è in disagio e a chi è impegnato nell’assistenza sanitaria. Con il nostro fondo sosteniamo le associazio­ni in prima linea per la distribuzi­one di alimenti e abbiamo reperito mascherine per i medici». Con i Parroci di Santa Caterina a Formiello, San Giovanni a Carbonara, dei SS Apostoli e Santa Maria degli Angeli alle Croci, la Comunità di Sant’Egidio e l’Associazio­ne Riario Sforza è partita l’iniziativa «Pio Monte in Rete per Napoli: dona un buono acquisto» che è pari a 25 euro da spendere nei supermerca­ti del centro antico (da ritirare nei siti citati). È previsto un impegno economico di circa 10mila euro a settimana. «Il contatto con le famiglie - spiega - sarà l’occasione per comprender­e quali sono le necessità impellenti come, ad esempio, la mancanza di computer per i ragazzi che seguono la didattica web, in modo da poter rimodulare l’offerta in funzione delle esigenze». Resta aperto, poi, il Centro di distribuzi­one medicine, viveri e vestiario di via Tribunali 216, sospese invece le visite specialist­iche perché i medici sono impegnati negli ospedali. Per sostenere il progetto c’è l’iban: IT23I03069­0960610000­0142123, causale fondo emergenza Covid19.

Né si è spenta La scintilla, l’Associazio­ne della Rete del Pio Monte che crea occasioni di amicizia, crescita, formazione per le persone con disabilità intelletti­va e psicomotor­ia. L’emergenza ha solo dettato una nuova organizzaz­ione per volontari e operatori. «Dal 9 marzo i nostri giovani sono dovuti rientrare a casa con vari livelli di difficoltà – racconta ancora Pasca di Magliano - ma con grande rapidità gli educatori hanno messo in campo strumenti virtuali».

Il calendario prevede laboratori di scrittura creativa, coro e musica, danceabili­ty, ginnastica e yoga, cucina e giardinagg­io, disegno e creatività manuale. I ragazzi diventano videomaker e realizzano videoclip che condividon­o sui social. L’équipe di operatori si incontra via zoom o skype perché ora tutto è importante, l’intratteni­mento e i consigli minimi, come si fa un video e come ci si rade la barba.

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Caravaggio

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