Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Arriva in porto la nave della Costa Sbarcano solo i passeggeri europei
Il settore marittimo in piena crisi, il traffico nel Golfo di Napoli è calato del 77 per cento I sindacati chiedono l’aiuto del Governo
NAPOLI Arriverà stamane nel porto di Napoli la Costa Mediterranea, la nave da crociera con circa 800 persone a bordo, che per giorni è stata in balìa delle indecisioni istituzionali che ne hanno ritardato l’approdo. Ieri pomeriggio il prefetto, Marco Valentini, ha presieduto, in videoconferenza, una riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio per stabilire le modalità di attracco della Costa, dalla quale, assieme ai passeggeri europei, sbarcheranno anche una decina di campani.
Nei giorni scorsi era stato il presidente della Regione Vincenzo De Luca ad opporsi all’attracco prolungato della Costa Mediterranea che, secondo quanto stabilito, rimarrà in rada per prendere il largo nuovamente giovedì prossimo.
Il presidente di Federagenti, Gian Enzo Duci, ha protestato vibratamente contro i rifiuti collezionati in questi giorni dalla nave:«Il Dpcm varato il 19 marzo scorso — ha affermato — fa esplicitamente riferimento alle navi da crociera che battono bandiera italiana e all’obbligo di garantire il loro attracco nei porti italiani. É ovvio che debba avvenire ponendo in essere tutte le misure possibili a tutela della salute pubblica, ma pensare di rimettere in discussione a ogni occasione pratica quanto previsto dalla legge è davvero troppo. C’è una legge e va applicata — ha concluso — da chi si occupa di porti. Il comandante delle Capitanerie di porto, Giovanni Pettorino, aveva già lanciato nei giorni scorsi un appello per riportare a casa marittimi e passeggeri italiani imbarcati su navi da crociera italiane».
Nel corso della riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza «sono state esaminate le misure organizzative e di carattere sanitario inerenti il trasferimento dei 105 marittimi, di cui 60 italiani e 45 di altri paesi europei, in servizio sulla Costa Mediterranea».
È giunta, invece, a mezzogiorno di ieri nel porto commerciale di Salerno la motonave Catania della compagnia di navigazione Grimaldi Lines con a bordo un gruppo di cittadini italiani(o residenti in Italia) provenienti da Tunisi, autorizzati al rientro in patria dal Governo tunisino d’intesa con l’ambasciata italiana. Sono sbarcati complessivamente 96 passeggeri, di cui 3 neonati. Tutti sono stati sottoposti a uno screening sanitario mediante test sierologici, all’esito del quale non sono stati riscontrati sospetti di contagio.
Il corona virus colpisce duramente anche le compagnie di navigazione del golfo di Napoli: la Medmar che collega Ischia con la terraferma ha registrato un crollo del 77% dei passeggeri, del 67% dei veicoli e del 70% del fatturato nel mese di marzo. In una nota la compagnia conferma che continuerà ad assicurare i collegamenti essenziali per l’approvvigionamento delle merci di prima necessità ed i trasporti via mare dei lavoratori dei servizi essenziali auspicando «che gli sforzi profusi dalle aziende marittime nell’emergenza sanitaria in corso siano tenuti in adeguata considerazione».Un grido di allarme condiviso dai sindacati: «Siamo molto preoccupati per le navi ferme nei porti a causa dell’emergenza sanitaria che ha messo a terra migliaia di marittimi, molti dei quali non coperti dagli ammortizzatori sociali previsti dagli ultimi decreti — affermano il segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, e il segretario nazionale, Paolo Fantappiè —. É urgente un segnale preciso del Governo per impegnare risorse economiche specifiche per il settore marittimo già a partire dal prossimo decreto legge di Pasqua». Infine, «continuiamo ad essere preoccupati — concludono — per Tirrenia Cin, che nonostante l’accordo con i commissari di Tirrenia As, ha confermato la chiusura degli uffici di Napoli».