Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Cri, donati 3000 pacchi Assistenza «a casa» per i sofferenti psichici

- Walter Medolla

NAPOLI Lo spirito di fratellanz­a in questo periodo di emergenza sanitaria si acuisce innescando una vera e propria corsa alla solidariet­à. La Croce Rossa di Napoli, ad esempio, solo la scorsa settimana ha consegnato viveri a 1160 famiglie in città, mentre nei comuni limitrofi sono stati distribuit­i 2000 pacchi alimentari. Oltre 11 persone sono state raggiunte per la spesa a domicilio e decine di famiglie per la consegna dei farmaci. A questo si affianca il lavoro con la Fondazione Banco Napoli per la consegna di pacchi a parrocchie e associazio­ni, «ma se ci sono infermieri volontari che vogliono far parte della nostra squadra - sottolinea Paolo Monorchio, presidente della Croce Rossa di Napoli – sono i benvenuti».

Panaro della salute

Si chiama il «panaro della salute» il pacco alimentare che da ieri viene consegnato a cento famiglie di utenti dei centri diurni della salute mentale, chiusi per decreto regionale. L’iniziativa è stata voluta dal gruppo Gesco d’intesa con l’Unità di crisi della salute mentale della Asl Napoli 1 Centro. «Tutto – spiega il direttore di Gesco, Giacomo Smarrazzo

– viene consegnato dai nostri educatori, attivi fino a qualche settimana fa nei centri diurni della salute mentale, in modo da garantire anche una sorta di “presa in carico” diversa, nel rispetto delle normative emergenzia­li, al sofferente psichico».

Grazie a una rete di aiuti sia per pazienti adulti che per quelli dell’età evolutiva, in tutti i quartieri dalla città, oltre al panaro solidale, i pazienti dei centri diurni vengono accompagna­ti dagli operatori a fare la spesa e le famiglie particolar­mente bisognose ricevono quella “sospesa”. «I nostri servizi territoria­li, con il supporto degli operatori e grazie anche a un loro contributo economico volontario – spiega il direttore del Dipartimen­to di Salute Mentale della Asl Napoli 1 Centro, Fedele Maurano - si sono attivati per svolgere un accompagna­mento ai sofferenti psichici costretti a casa dall’emergenza, secondo un approccio globale alla salute: non soltanto come segmento sanitario ma anche dal punto di vista dei beni materiali e pure alimentari». Intanto prosegue la consegna dei pacchi alimentari attivata dalla Centrale Operativa Sociale con Gesco e il ristorante Il Poggio; consegnati circa 500 pacchi ad altrettant­e famiglie, e 600 pasti caldi. «A parte le coppie di anziani– racconta il coordinato­re della Cos, Andrea Cece – ma ci sono anche casi di persone singole tornate da fuori, come ragazzi in Erasmus all’estero, e messe in quarantena».

Autonomi in crisi

E a essere in difficoltà sono anche alcune categorie di lavoratori autonomi che chiedono aiuti. «Il momento – ha detto - Antonio Tuccillo, presidente dell’Ordine dei Commercial­isti di Napoli Nord- è difficilis­simo per aziende e profession­isti. Nonostante i lavoratori autonomi abbiano un carico fiscale superiore a quello dei lavoratori dipendenti».

Pazienti oncologici

Accade anche che, chi soffra di gravi patologie, rinunci alle cure per timore di essere contagiato. Come i pazienti affetti da tumori maligni della cute. A sottolinea­re questo dato allarmante è Francesco D’Andrea direttore del reparto di Chirurgia plastica presso l’Azienda Ospedalier­a Universita­ria Federico II.

L’Asl

Maurano: i nostri servizi territoria­li si sono attivati, con i volontari, per accompagna­re i sofferenti e supportarl­i

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In strada Generi alimentari nelle vie deserte per essere smistati ai più bisognosi

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