Corriere del Mezzogiorno (Campania)
A Capri mascherine obbligatorie in strada Ne arrivano 30 mila
Allarme per i pazienti oncologici che non vanno più negli ospedali per curarsi per timore del contagio In difficoltà i professionisti autonomi, chiesti aiuti
CAPRI Mai più senza mascherina fuori casa: anche a Capri è fatto obbligo a tutti i cittadini di coprire il volto nei luoghi pubblici e negli esercizi commerciali. Il comune capofila isolano ha acquistato 30mila dispositivi di protezione individuale e sta completando in questi giorni la consegna dei kit direttamente a domicilio per ogni singolo nucleo familiare con l’ausilio dei volontari coordinati dal centro operativo di protezione civile.
«La distribuzione, che è attualmente in corso - si legge in una nota firmata dal sindaco di Capri, Marino Lembo - proseguirà anche nei prossimi giorni al fine di dotare ciascun cittadino di idoneo dispositivo di protezione individuale». Anche nel comune di «sopra» in campo diverse azioni di contrasto per frenare la trasmissione del Coronavirus: oltre alla distribuzione porta a porta delle mascherine confezionate in maniera artigianale, il comune di Anacapri sta consegnando ai cittadini anche un vademecum per l’utilizzo e la sanificazione dei dispositivi.
Intanto, proseguono i controlli serrati al porto in concomitanza dell’arrivo dei pochissimi traghetti e aliscafi appena 5 coppie di corse - che raggiungono l’isola dopo le ordinanze dello scorso weekend che raddoppiano il blocco anti contagio. Anche la Città di Capri ha, infatti, seguito l’esempio di Anacapri che, sabato scorso, ha chiuso i confini ai residenti in arrivo dalla terraferma, ai quali l’ingresso è vietato se sprovvisti di autorizzazione preventiva rilasciata dallo stesso ente pubblico. Entra in vigore da oggi l’ordinanza sindacale n.18 con la quale il primo cittadino di Capri ha disposto, oltre alla denuncia ed alla sanzione penale, il reimbarco in caso di spostamenti non autorizzati per chi proviene da Napoli, Sorrento e Castellammare. «Ancora una volta innalziamo il livello di sicurezza - ha detto il sindaco Lembo - anche in vista di possibili arrivi nel periodo di Pasqua». L’obiettivo è, dunque, quello di scongiurare l’assalto dei vacanzieri in occasione delle festività pasquali che potrebbero far rotta verso i Faraglioni per raggiungere le seconde case. Solo poche settimane fa, la giunta caprese aveva messo il veto all’apertura delle attività commerciali con dipendenti non stanziali, invitando anche forze dell’ordine e personale sanitario a soggiornare sull’isola - offrendo anche alloggi gratuiti - per evitare qualsiasi
Prevenzione
Chiusi i «confini» dell’isola: chiunque sbarchi senza autorizzazione del Comune verrà rimandato a casa
contatto con l’esterno. Una Capri blindata che per la prima volta resta chiusa a Pasqua e mira a mettere al sicuro il trend positivo e tenere lontano lo spettro dell’emergenza Coronavirus: Anacapri conta 1 solo contagiato e 6 negativi. A Capri si registrano un tampone positivo, 2 negativi, 2 in attesa di refertazione. Intanto, negli ultimi due giorni, tre persone sono state multate e rispedite a Napoli con il primo mezzo utile: cercavano di raggiungere Anacapri senza autorizzazione ma sono stati bloccati dagli uomini della task force in servizio al porto di Marina Grande.