Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Artisti, un fondo speciale per gli spettacoli saltati
Tozzi, presidente Music Commission: con Imaie al loro fianco
Se ci fosse un Pil della creatività made in Naples la musica, a partire dal brand «canzone napoletana» fino a quella contemporanea, avrebbe numeri assai congrui. Oggi il settore è paralizzato dall’emergenza sanitaria. Per questo la Music commission Campania si pone come riferimento per gli artisti.
«Sono oltre 20mila i lavoratori del comparto nella nostra regione che si trovano ad affrontare l’azzeramento dei programmi» dice Ferdinando Tozzi, avvocato esperto di diritto d’autore e presidente della McC. «Avevamo previsto un incontro di giovani artisti con la Sugar e poi con la Sony oltre che il Digital Music Forum. E stavamo lavorando con la Siae per creare una borsa di studio con una residenza di artista. Siamo stati costretti a rinviare tutto. Ora è il momento di restare a casa perché la ripresa possa essere più celere possibile».
Pausa ma non stasi. «No, non ci fermiamo: è proprio adesso che i musicisti hanno bisogno di protezione. In questo senso sosteniamo l’iniziativa meritoria del Nuovo Imaie che è nostro partner: un fondo speciale per gli artisti che abbiano subìto un danno a causa della mancata realizzazione di spettacoli. Attraverso un sito web dedicato verrà consentito a tutti i soci e\o mandanti di Nuovo Imaie di presentare un’istanza fino al 23 aprile».
Intanto non è ancora quantificabile il danno subito finora in Campania, come spiega Enzo Mazza, presidente di Fimi
(Federazione industria musicale italiana): «La regione riflette l’andamento nazionale. E anche se lo stop è stato successivo alla Lombardia, i dati mostrano una grave crisi con tanti eventi cancellati e negozi di musica chiusi. Non riteniamo che la situazione possa migliorare con l’estate vista la incertezza che ha portato a rinviare eventi e pubblicazioni discografiche in autunno o addirittura al 2021». Il dato italiano dice che da fine febbraio si sono persi 40 milioni di euro per i live e 120 nell’indotto. «Il settore è in ginocchio - continua Tozzi - e c’è anche chi approfitta dalla crisi per bloccare pagamenti pregressi. Non appena possibile, la Music commission e Nuovo Imaie terranno un incontro per fare il punto su come superare, uniti, queste difficoltà. Intanto parte una nuova collaborazione». Quale? «Con la società Believe e il progetto Curiamoci di musica che sceglierà giovani artisti e sosterrà il loro lancio: farlo ora, quando tutto è bloccato, risponde a uno spirito costruttivo lontano da ogni assistenzialismo». A che punto è la legge regionale di cui si lei era fatto promotore? «Ho riscontrato molta sensibilità a Palazzo Santa Lucia ma bisogna trovare il coraggio di dare alla musica le stesse possibilità che ha l’audiovisivo. Non vorrei ripetere: “l’avevo detto”. Ma se la legge fosse stata fatta, oggi avremmo uno strumento di protezione maggiore per il comparto».