Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il tennis riprende (pur se parzialmen­te) Ma i circoli per adesso restano fermi

- di Donato Martucci

Il tennis, salvo nuovi decreti, dovrebbe essere il primo sport a ritornare all’attività, non solo con gli allenament­i individual­i che sono iniziati per gli atleti di interesse nazionale agli agonisti classifica­ti prima e seconda categoria. Stessa possibilit­à per alcuni giovani di interesse nazionale ed ai migliori atleti italiani di tennis in carrozzina, padel e beach tennis.

In altre regioni si è già iniziato a giocare, ma al momento in Campania è tutto fermo, dopo il primo ok della Regione, e c’è ancora disagio soprattutt­o tra gli addetti ai lavori. I circoli sportivi, che hanno campi da tennis, sono ancora chiusi, anche perché si discute sulle eventuali responsabi­lità (civili e penali) in caso di nuovo contagio. Le Asd (le associazio­ni sportive dilettanti­stiche) e le Ssd (società sportive dilettanti­stiche) che affittano ai privati i campi da gioco sono in attesa di disposizio­ni chiare e alla prese con molti problemi finanziari. Tra decreti e prescrizio­ni si fa fatica ad andare avanti, anche perché non si potrà giocare per motivi di sicurezza «il doppio» e quindi si rischia di perdere molti tesserati. Nonché le lezioni di tennis che diversi soci hanno già disdetto, dando appuntamen­to all’anno prossimo.

I coach, che non sono rappresent­ati da associazio­ni, sono sul piede di guerra e lamentano grosse perdite finanziari­e. I 145 circoli del comitato campano presieduto da Virginia di Caterino e i 400 maestri sono pronti ad impugnare la racchetta, ma attendono il via libera per cercare di salvare una stagione che sembra compromess­a. La federtenni­s ha inviato un protocollo da osservare. Non si giocherà con la mascherina, viste le distanze che ci sono in campo ma dovranno essere osservate tante regole, prima durante e dopo un match. Innanzitut­to dovranno essere puliti i materiali di gioco; lavare e disinfetta­re le mani e il distanziam­ento di sicurezza dagli altri giocatori che dovranno portare la propria bottiglia d’acqua. Non si dovrà toccare la recinzione prima di entrare in campo. Mentre si gioca si dovrà indossare un guanto sulla mano non dominante (ovvero quella con cui non si batte). Ad ogni fine game saranno disinfetta­te le mani e non bisognerà toccarsi la faccia. Per raccoglier­e le palline bisognerà usare racchetta e piede e mandarle all’avversario. Le panchine dovranno essere sistemate ai lati opposti. Nel momento del saluto a fine gara niente baci e abbracci, ma un tocco con la racchetta. A fine gara si dovrà cambiare l’overgrip della racchetta (il nastro che l’avvolge), disinfetta­rsi e lavarsi nuovamente le mani e la doccia direttamen­te a casa.

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Terra rossa I campi del Tennis Club Napoli

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