Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il tennis riprende (pur se parzialmente) Ma i circoli per adesso restano fermi
Il tennis, salvo nuovi decreti, dovrebbe essere il primo sport a ritornare all’attività, non solo con gli allenamenti individuali che sono iniziati per gli atleti di interesse nazionale agli agonisti classificati prima e seconda categoria. Stessa possibilità per alcuni giovani di interesse nazionale ed ai migliori atleti italiani di tennis in carrozzina, padel e beach tennis.
In altre regioni si è già iniziato a giocare, ma al momento in Campania è tutto fermo, dopo il primo ok della Regione, e c’è ancora disagio soprattutto tra gli addetti ai lavori. I circoli sportivi, che hanno campi da tennis, sono ancora chiusi, anche perché si discute sulle eventuali responsabilità (civili e penali) in caso di nuovo contagio. Le Asd (le associazioni sportive dilettantistiche) e le Ssd (società sportive dilettantistiche) che affittano ai privati i campi da gioco sono in attesa di disposizioni chiare e alla prese con molti problemi finanziari. Tra decreti e prescrizioni si fa fatica ad andare avanti, anche perché non si potrà giocare per motivi di sicurezza «il doppio» e quindi si rischia di perdere molti tesserati. Nonché le lezioni di tennis che diversi soci hanno già disdetto, dando appuntamento all’anno prossimo.
I coach, che non sono rappresentati da associazioni, sono sul piede di guerra e lamentano grosse perdite finanziarie. I 145 circoli del comitato campano presieduto da Virginia di Caterino e i 400 maestri sono pronti ad impugnare la racchetta, ma attendono il via libera per cercare di salvare una stagione che sembra compromessa. La federtennis ha inviato un protocollo da osservare. Non si giocherà con la mascherina, viste le distanze che ci sono in campo ma dovranno essere osservate tante regole, prima durante e dopo un match. Innanzitutto dovranno essere puliti i materiali di gioco; lavare e disinfettare le mani e il distanziamento di sicurezza dagli altri giocatori che dovranno portare la propria bottiglia d’acqua. Non si dovrà toccare la recinzione prima di entrare in campo. Mentre si gioca si dovrà indossare un guanto sulla mano non dominante (ovvero quella con cui non si batte). Ad ogni fine game saranno disinfettate le mani e non bisognerà toccarsi la faccia. Per raccogliere le palline bisognerà usare racchetta e piede e mandarle all’avversario. Le panchine dovranno essere sistemate ai lati opposti. Nel momento del saluto a fine gara niente baci e abbracci, ma un tocco con la racchetta. A fine gara si dovrà cambiare l’overgrip della racchetta (il nastro che l’avvolge), disinfettarsi e lavarsi nuovamente le mani e la doccia direttamente a casa.