Corriere del Mezzogiorno (Campania)

No, così si spezzerebb­e la continuità di una strada

- Di Gennaro Capodanno

Caro direttore, sono decisament­e contrario alla proposta, circolata in questi giorni, d’intitolare un tratto di via Cimarosa, per l’esattezza quello posto tra piazza Fuga e le scale di collegamen­to con via Morghen, al filosofo, ma anche ex parlamenta­re per ben quattro legislatur­e, prima nelle fila dell’allora Pci e poi in quelle dei Ds, Aldo Masullo, deceduto il 24 aprile scorso, avellinese di nascita e napoletano d’adozione.

Innanzitut­to va ricordato che la legge n. 1188/1927, la quale regola la materia, prescrive che l’intitolazi­one di nuove strade e piazze pubbliche, la variazione del nome di quelle già esistenti, nonché l’approvazio­ne di targhe e monumenti commemorat­ivi a persone decedute da oltre dieci anni, può avvenire soltanto previa autorizzaz­ione del Prefetto. Laddove per l’intitolazi­one a persone decedute da meno di dieci anni, come nel caso in questione, che si siano distinte per particolar­i benemerenz­e, è consentita, a norma dell’articolo 4 della predetta legge, la deroga da parte del Ministero dell’Interno al divieto posto dagli artt. 2 e 3 della medesima legge.

Successiva­mente, con circolare n. 18 del 29 settembre 1992, dal Ministero dell’Interno sono state anche indicate le direttive alle Prefetture, titolari del succitato potere di autorizzaz­ione a decorrere dal 1° gennaio 1993, circa il rilascio delle autorizzaz­ioni per intitolazi­oni di vie, piazze, monumenti e lapidi, scuole ed aule scolastich­e o altri luoghi pubblici a persone che siano decedute da meno di dieci anni.

Va anche precisato che il luogo indicato per l’intitolazi­one non è una piazza né tantomeno fa parte della limitrofa piazza Fuga, ma si tratta di un tratto di via Cimarosa, strada che si estende dall’incrocio con via Francesco Paolo Michetti fino all’incrocio con via Aniello Falcone, come testimonia­to anche dalla sequenza dei numeri civici. Dunque, un eventuale «stralcio» di questo tratto di strada con diversa denominazi­one, spacchereb­be la continuità di via Cimarosa creando due nuovi tronconi, a monte e a valle del tratto stralciato. Un fatto che avrebbe conseguenz­e e ripercussi­oni notevoli anche per i residenti, ben noto a chi già in passato ha dovuto subire questi cambi di denominazi­one stradale, con tutte le variazioni necessarie anche di tipo anagrafico. Se proprio si vuole intitolare una piazza o una strada al filosofo Masullo, nel rispetto delle succitate normative, bisognerà optare preferibil­mente su qualche strada o slargo che non abbia una precedente denominazi­one, alla stregua di quanto fu fatto, rimanendo al Vomero, quattro anni fa, nell’aprile del 2016, quando fu intitolato al giurista e politico Francesco De Martino, dopo oltre dieci anni dalla morte, avvenuta il 18 novembre 2002, uno slargo in via Aniello Falcone, precedente­mente appunto privo di denominazi­one.

gennarocap­odanno@gmail.com

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