«Orfeo ed Euridice» secondo Karol Armitage

«La mia scelta, ispirata al Teatro Noh giapponese, è dettata dal desiderio di interiorizzare la storia di Orfeo. L’ azione si sviluppa nella sua mente e l’opera diviene il suo mezzo di ricerca». Così recitano lle note di regia della «monella punk» newyorkese Karole Armitage, che realizza nel 2003 per il Teatro San Carlo lo spettacolo di arte totale «Orfeo ed Euridice» di Gluck e che, nell’edizione ripresa nel 2015, che dopo il passaggio su Rai 5, è da oggi visibile su RaiPlay. Le parole dell’anticonformista coreografa statunitense, che dell’opera cura anche la regia, sembrano riecheggiare quelle dello stesso Gluck quando espone la propria riforma del melodramma: «Ricondurre la musica al suo vero compito di servire la poesia per mezzo della sua espressione, e di seguire le situazioni dell’intreccio, senza interrompere l’azione o soffocarla sotto inutile superfluità di ornamenti». Con Francesco Ommassini sul podio del San Carlo, agisce sul palco un cast vocale di specialiste del belcanto con Daniela Barcellona (Orfeo), Cinzia Forte (Euridice) e Giuseppina Bridelli (Amore); Maestro del Coro è Marco Faelli. La coreografia introspettiva di Armitage si muove nelle scene simboliche di Brice Marden e i personaggi indossano i costumi disegnati da Peter Speliopoulos.Gli alter ego danzanti sono Edmondo Tucci (Orfeo) e Alessandra Veronetti (Euridice) e la coppia delle Furie è danzata da Roberta De Intinis ed Ertrugrel Gjioni.

Coreografa Karole Armitage