Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Non facciamo di nuovo l’errore del terremoto

- Di Antonio Polito

Due giorni fa Matteo Cosenza ha scritto su questo giornale un articolo per me di struggente bellezza. Struggente perché raccontava la mia città, oltre che la sua, quella dove ho fatto le scuole e mosso i primi passi, e che vi ho trovato descritta con poche ma efficaci pennellate. Cosenza non può saperlo, perché anche se ci conosciamo bene non ci conosciamo così bene da aver condiviso l’infanzia. Ma nel suo racconto dei giardini delle Antiche Terme, ai piedi del Faito e della funivia che li collegava, arrampicat­i verso i boschi di Quisisana, a ridosso del grande cantiere navale che con la sua sirena per la pausa pranzo segnava la vita della intera città, c’erano tutte le mie estati da bambino.

Torna la zona rossa in Campania fino al 20 maggio. Stavolta a Letino, paese di 600 anime ai piedi del massiccio del Matese, in provincia di Caserta, ma quasi al confine con il Molise. Un mese fa era stato riscontrat­o positivo un infermiere impiegato nella vicina Isernia. Quindi, sua moglie. Poi un altro infermiere che lavora a Roma. Tutti asintomati­ci. Il sindaco, Pasquale Orsi, 27 anni, ha disposto lo screening con i test sierologic­i: «Nel primo scaglione, su circa 200 miei compaesani — riferisce Orsi —ben 23 sono risultati positivi al test e per 10 di loro è arrivata la conferma del tampone». Ora tamponi per tutti e divieto di entrata e di uscita dal paese. «Se non avessimo eseguito lo screening non avremmo mai saputo della presenza del virus. I primi due casi di positività riguardano infermieri che preventiva­mente erano stati sottoposti ad esame nei loro rispettivi luoghi di lavoro». Il sindaco ha ricevuto i compliment­i del governator­e De Luca per la prontezza con la quale ha circoscrit­to l’area. Mentre anche i 20 mila residenti di Ariano Irpino in queste ore sono sottoposti a test di massa.

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