Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Per sei mesi ai poveri del rione
La Fondazione San Gennaro aiuta chi è in difficoltà La card per la spesa e nove locali che hanno aderito
Hanno deciso di reagire in comunità, come stanno facendo da diversi anni a questa parte. La pandemia ha messo in ginocchio molti nuclei familiari dei quartieri popolari della città di Napoli, ma al rione Sanità il devastante effetto economico generato dal coronavirus, si è sentito particolarmente. E così per far fronte all’emergenza i commercianti della zona hanno fatto quadrato e con la Fondazione di comunità San Gennaro onlus, hanno creato un piccolo modello di economia circolare che favorisse nuclei familiari in difficoltà e piccoli negozianti. «Sin dall’inizio dell’emergenzaspiega Mario Donatiello, volontario della Fondazione - abbiamo lanciato, “Nessuno si salva da solo” una raccolta fondi per sostenere le famiglie più fragili del territorio. L’unica possibilità di superare un momento così grave era, ed è, tessere e curare i legami e i rapporti che ci sono nella nostra comunità. Così grazie alla Rete dei Commercianti,
soci della Fondazione San Gennaro, è stato sottoscritto un accordo per garantire ai cittadini più vulnerabili, per i prossimi 6 mesi, l’approvvigionamento di alimenti mediante una card».
A 400 nuclei familiari è stata consegnata una tessera con un budget di spesa settimanale di 40 euro da utilizzare nei negozi del quartiere. Un modo per sostenere le persone in difficoltà e i commercianti della zona. Lo stesso meccanismo è stato attivato anche con alcune pizzerie della Sanità, 9 in totale, che hanno deciso di aderire all’iniziativa. Da oggi e per i prossimi 6 mesi gli stessi 400 nuclei familiari, individuati grazie a un lavoro di monitoraggio sociale realizzato da parrocchie e associazioni del territorio, riceveranno pizze a cena o pranzo.
«I volontari della Fondazione – prosegue Donatiello- si occuperanno di avvisare le persone e, muniti di tutti i necessari dpi, consegneranno a domicilio le pizze. Sono 9 le pizzerie che fanno parte di questa iniziativa: Taverna di Totò, Antica cantina del gallo, Oi vita, Oliva, D’Ambrosio, Antico borgo ai Vergini, La campagnola, Miracoli, Isabella De Cham». L’operazione messa in piedi dalla Fondazione San Gennaro durerà per 6 mesi e sosterrà circa 1700 persone, oltre all’indotto economico creato acquistando dai commercianti e pizzerie del territorio . «Con la campagna “Nessuno si salva da solo”– conclude Donatiello- siamo riusciti a raccogliere una cifra vicina ai 200mila euro. Sappiamo che gli effetti devastanti di questa crisi dureranno a lungo. Quindi abbiamo deciso di agire tutti insieme. Solo così ne usciremo».
La rete
Sono 400 i nuclei familiari individuati attraverso parrocchie e associazioni locali