Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Cene, pranzi, chiacchiere e risate Guida alla
È tempo di tornare a ricevere parenti e amici, sperimentando nuovi menu. Ma a tavola mai più di otto persone
Ètempo di tornare a ricevere, di aprire le case e soprattutto terrazze e giardini ad amici, parenti, ospiti. La primavera avanzata invita alla convivialità in una nuova, e dopotutto accattivante, formula. É il tempo delle cene per poche persone, per parlare, confrontarsi, sperimentare menu nuovi con i quali coccolare gli amici che devono sentirsi rassicurati e a proprio agio.
Ma la riuscita di questi appuntamenti resta sempre legata, come per le grandi feste e anzi di più, ad una impeccabile organizzazione. É la strategia perfetta quella che fa la differenza. Occorre dunque valutare numero degli ospiti — mai più di otto per salvaguardare la serenità degli ipocondriaci —, il loro profilo, i loro gusti. Prevedere sempre la possibilità di avere a tavola un vegetariano, o un celiaco, qualcuno intollerante ad alimenti particolari o semplicemente qualche altro che dopo gli stravizi da isolamento ha deciso di mettersi a dieta.
Se la suocera è rimasta in isolamento per due mesi è arrivato il momento di invitarla a casa. L’appuntamento va fissato solo dopo un suo passaggio dal parrucchiere — per salvaguardare la sua vanità — e organizzato ad ora di colazione. Un lunch in famiglia con cibi leggeri e colorati è quello che ci vuole. Tanto non potete competere con il suo ragù e poi fa troppo caldo anche per la genovese o la pasta al forno. Meglio optare per una ciambella ai quattro formaggi da servire con l’aperitito vo, accompagnata da prosciutto spagnolo. Bollicine come se piovesse o un vino bianco dal sapore accattivante. Come primo piatto vale la pena di considerare la possibilità di un risotto agli asparagi, quindi scaloppine al limone e zucchine alla scapece per difendervi dall’accusa di non sapervi confrontare con i classici della cucina (le zucchine conviene ordinarle già pronte). Come dessert babà di tutte le misure presentati in un vassoio d’argento o di cristallo in un mare di fragole.
La formula giusta per tornare a ricevere gli amici è quella di un aperitivo al tramonto, soprattutto se si ha un affaccio vista mare. Largo ai cocktail ad alto tasso alcolico e a champagne. In tavola una serie di pizze rustiche fra le quali si imporrà una quiche a base di piselli freschi. Indispensabile prevedere anche un vassoio di cruditè e uno di formaggi dalla vocazione internazionale. E tenersi pronti per allungare la serata con uno spaghetto al pomodoro fresco oppure, se vi sentite pronti al cimento, aglio e olio. I padroni di casa che pensano davvero a tutto, a sorpresa, potranno presentare agli ospiti anche una poderosa treccia di fiordilatte con pomodorini. Ma qui il vino diventa rosso e la serata si allunga ben dopo la mezzanotte.
In famiglia
Fra amici
I bambini
In giardino
É anche il loro momento per riconquistare socialità e riallacciare i rapporti con gli amici. Per loro va organizzato un Nutella party ordinando una baguette da farcire con allegra abbondanza, tenetevi pronti a preparare le crepe al momento. Infine una torta paradiso riempita di crema alla nocciola. Roba per palati giovani ed entusiasti. Ma sot
Il numero di invitati con uno spazio all’aperto a disposizione può salire. Un giardino o una terrazza concede una convivialità più disinvolta da affrontare con un menù divertente. Si può organizzare un brunch domenicale che culmini in una brace, magari servendosi di quella che non fa fumo e può stare a tavola. Piccoli hamburger possono costituire la farcitura di panini mignon, morbidi e gustosi. In tavola una parmigiana di melanzane, peperoncini verdi, e altre delizie della cucina tipica partenopea degne di un appuntamento rustico. Il brunch prevede comunque che in tavola ci siano anche crostate con marmellate diverse, croissant dolci e salati, macedonia, pancake, biscotti... Da bere succhi, tè, caffè (anche americano), bollicine,vino bianco o anche rosé.