Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Zone rosse, diciamo no a quelle di B»

- Piero Rossano

«Non ci sono zone rosse di serie A e zone rosse di serie B». È dietro questa consideraz­ione che ieri il presidente di Anci Campania, Carlo Marino, ha scritto una lettera al presidente dell’Associazio­ne Comuni d’Italia, Antonio Decaro, e per conoscenza al governator­e Vincenzo De Luca, chiedendo «il massimo impegno» per arrivare celermente ad una modifica dell’articolo del Decreto Rilancio che penalizza i territori di Ariano Irpino e della Valle di Lauro. Sotto accusa è «l’ineffabile tratto di penna» che ha cancellato i ristori per i territori campani, esclusi dal fondo di 200 milioni previsto dal governo di Roma. non nascondeva il suo stupore per la piega degli eventi. «Sono sconvolto», ha anche detto. «Cominciamo così la Fase 2? Allora vuol dire che si vuole davvero uccidere questo territorio», ha aggiunto. Quindi la stilettata: «Se è vero che c’è una situazione difficile per l’emergenza Coronaviru­s, e nessuno può negarlo, mi sembra però che sia stata fatta scoppiare questa bomba a tavolino. A me — ha accusato il presule — sembra una scusa perché con quello che sta accadendo si poteva trovare il modo di proseguire una trattativa e dar modo agli operai di trovare altre possibilit­à».

Al governo si è rivolta ieri anche la deputata di Forza Italia Mara Carfagna: «È fondamenta­le attivarsi rapidament­e per individuar­e una soluzione», ha affermato. Mentre Nicola Fratoianni, portavoce di Sinistra Italiana, «di fronte a tanta arroganza» ha invocato «interventi diretti dello Stato».

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