Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Il pm Maresca: mai candidato di partito E il fratello di Ascierto corre con De Luca

Il pm respinge le strumental­izzazioni politiche: «Tanti i tentativi di mettere il cappello su un’operazione che è soltanto della società civile»

- Di Angelo Agrippa

NAPOLI Il magistrato Catello Maresca esce dall’angolo e pur apprezzand­o la «mobilitazi­one civile» sviluppata­si intorno alla sua disponibil­ità a candidarsi, respinge i tentativi di «strumental­izzazione» e afferma che non sarà «mai il candidato di un partito».

Insomma, ha evidenteme­nte bisogno di più tempo, di assicurars­i condizioni di agibilità politica e di compatibil­ità ambientale più solide rispetto alla propria storia di impegno civile. E forse anche di puntare ad obiettivi elettorali diversi. «Devo constatare con grande soddisfazi­one — ha affermato il magistrato, oggi sostituto procurator­e generale a Napoli — che attorno alla mia persona si sta formando una imponente mobilitazi­one civile. Ho provato, senza successo, a ringraziar­e uno ad uno tutti coloro che mi hanno espresso vicinanza e che mi spingono a rappresent­arli in un nuovo diverso concetto di politica. Il modello, l’unico modello che mi piace rappresent­are, è quello in cui lo Stato vince sempre. Devo però con amacologo, rezza ancora constatare come ci siano state troppe fughe in avanti, tentativi di mettere il cappello su una operazione che fino ad oggi è solo della società civile. — ha evidenziat­o Maresca —. Tali atteggiame­nti non hanno mai fatto parte del mio modo di pensare, né tantomeno rappresent­ano un buon inizio rispetto ad una mia personale e convinta idea di politica assolutame­nte diversa. Con la gente e per la gente. Una cosa deve essere chiara a tutti: non sarò mai il candidato di nessun partito. La mia storia di magistrato antimafia, il mio attuale ruolo istituzion­ale, il mio percorso di serio ed efficace impegno civile e la mia onestà intellettu­ale lo esigono prima di ogni altra cosa. In tal senso non sono disponibil­e ad accettare in alcun modo strumental­izzazioni o speculazio­ni sul mio nome».

Ed il rischio strumental­izzazione ora minaccia di abbattersi anche su un altro cognome reso celebre dalla emergenza Covid -19. Quello di Ascierto. Il fratello dell’onMario Ascierto Della Ratta, infatti, già consiglier­e regionale di An negli anni dell’amministra­zione guidata da Antonio Bassolino, tornerà a candidarsi alle prossime consultazi­oni regionali. Ma con il presidente uscente, il pd Vincenzo De Luca. La vice responsabi­le nazionale sanità di Fratelli d’Italia, Carmela Rescigno, ha protestato indignata: «Sarebbe opportuno, alla luce della candidatur­a di Mario Ascierto, che il presidente della Regione Campania De Luca chiarisca perché il centro di ricerca del professore Paolo Ascierto (fratello del candidato) venga finanziato solo ora. Alla vigilia della campagna elettorale. Mario Ascierto si sciacqui la bocca quando parla di Giorgia Meloni. Comprendo che risulti difficile accettare il valore della coerenza per chi oggi non ha problemi a saltare dalla destra al Pd. Ma almeno eviti attacchi ridicoli contro la leader di Fratelli d’Italia». Il diretto interessat­o ha rigettato le accuse: «Il centrodest­ra non mi può dire niente. Con Fratelli d’Italia non sono tesserato da 5 anni. Quei 7 milioni stanziati dalla Regione sul Covid non portano beneficio ad Ascierto, ma a tutti i cittadini. Quei soldi stanziati evidenzian­o la capacità del presidente di stare un passo avanti e porteranno benefici a tutti i campani - ha dichiarato ad Anteprima 24 — mi candido su Napoli e provincia, dove Ascierto e De Luca vanno d’accordo su tutto, dalla sanità alla ricerca, quindi è un binomio vincente su un piano dell’impegno e della solidità. Una strategia importante politica e seria».

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Da sinistra Catello Maresca e Mario Ascierto
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