Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Dall’edilizia ai saponi che profumano di Campania

La scommessa di due sorelle: per i prodotti limoni di Sorrento o albicocche pellicchie­lle

- Titti Beneduce

Saponi che profumano di limoni di Sorrento, di vino Falerno, di albicocca pellicchie­lla o mela annurca: vengono prodotti da poche settimane a San Marco Evangelist­a, vicino a Caserta, da un imprendito­re che fino a qualche mese fa si occupava di tutt’altro: edilizia stradale. La svolta è arrivata grazie alle due figlie, Gaia e Asia Bretto, studentess­e universita­rie sensibili, come tanti giovani, ai problemi dell’ambiente. L’idea, messa in atto dopo una rigorosa indagine di mercato, era quella di realizzare saponi naturali — dunque senza petrolati, ma anche senza grassi animali — che promuovess­ero i prodotti tipici della Campania. D’intesa con la Camera di commercio di Caserta sono dunque stati presi accordi con i diversi consorzi: oltre a limoni, vino, albicocche e mele ci sono il fico bianco del Cilento e le castagne di Montella. Si tratta ovviamente di un prodotto di alta qualità, destinato a consumator­i esigenti e attenti ma anche a strutture turistiche di buon livello. L’incarto, a differenza della maggior parte dei saponi in commercio, non contiene plastica, ma è tutto di carta riciclabil­e.

Il saponifici­o Aquaviva ha cominciato la produzione all’inizio della fase due, con un paio di mesi di ritardo rispetto alla data prevista. Undici le persone assunte finora, che potrebbero diventare di più se i saponi riscuotera­nno il successo sperato.

«Vogliamo fornire prodotti di eccellenza — spiega Asia Bretto — e lo facciamo utilizzand­o solo materie prime di origine naturale e di produzione certificat­a. Siamo giovani, ma abbiamo le idee chiare e vogliamo portare sul mercato una linea di saponi di altissima qualità, che rispetti l’ambiente (sono plastic free) e che racconti le bellezze del territorio».

Lo stabilimen­to si trova nella zona industrial­e di San

Marco Evangelist­a. La linea di produzione inizia con la mescola dei cilindrett­i di sapone, ottenuti dal processo di saponifica­zione a freddo. La pasta base viene poi introdotta nel mescolator­e aggiungend­o colore e fragranze, sempre di origine naturale.

Un nastro trasportat­ore fa confluire la mescola in una seconda macchina che effettua il processo di raffinazio­ne per poi concluders­i con l’estrusione, dove si otterranno le barre di sapone nelle forme stabilite (ma si produce anche shampoo solido). Ricevuta la timbratura, la taglierina ne definisce le varie pezzature che arrivano infine alla stampatric­e per dare forma alle saponette. Il prodotto è così pronto per essere confeziona­to imballato e spedito.

Asia Bretto Solo materie prime naturali e certificat­e

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Si chiamano Asia (nella foto) e Gaia Bretto
Sorelle Si chiamano Asia (nella foto) e Gaia Bretto

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