Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Scandone e San Paolo i primi a riaprire In palestra già le file
NAPOLI
I primi due grandi impianti sportivi cittadini riaprono dopo il lockdown per il coronavirus agli atleti di interesse nazionale. E’ arrivato, infatti, l’ok sul protocollo da parte dell’unità di crisi regionale, presentato dalle rispettive federazioni. Si tratta della Scandone e la pista di atletica dello stadio San Paolo. Ad annunciarlo, l’assessore allo sport del comune di Napoli, Ciro Borriello. «Riguarderanno gli atleti nel giro delle nazionali italiane e sono stati segnalati dalle federazioni sportive».
Il lockdown sembra finalmente un lontano ricordo. «Abbiamo già un elenco – ha spiegato Borriello - di 16 nuotatori e una lista di atleti dell’atletica leggera. Al San Paolo quando riprenderà il campionato di calcio e ci sarà concomitanza sposteremo gli allenamenti al Virgiliano che ha una pista adeguata».
La federnuoto ha presentato il protocollo che è stato sbloccato ieri dalla Regione: «Sono concesse - ha aggiunto Borriello - le attività in ambiente clorizzato e quindi senza problemi, gli atleti potranno usare lo spogliatoio». Per l’atletica oggi arriverà il via libera sull’attività anche se ieri sono stati ripresi gli allenamenti all’Albricci per atleti di interesse nazionale: «Speriamo – si augura Borriello - che ci sia un alleggerimento delle norme per permettere agli atleti di base di tornare in attività e penso anche agli sport di contatto: aspettiamo segnali su basket, rugby, pallanuoto. Magari possono allenarsi evitando il contatto in un primo periodo». Intanto ieri hanno riaperto la palestra di Patrizio Oliva e Diego Occhiuzzi a Soccavo, il Palavesuvio a Ponticelli con gli atleti della Nippon di judo, mentre l’Acquachiara di Franco Porzio ripartirà dal 28. Venerdì riaprirà la piscina della Canottieri, l’ 1 giugno quella del Posillipo e la Carlo Poerio di corso Vittorio Emanuele. Il Collana riprenderà l’1 giugno. Fila alle palestre sin dalle prime ore del mattino, ma c’è anche chi ha desistito, magari aspettando tempi migliori. «Prevediamo un calo che supera il 50% per quest’anno – ha rilevato Francesco Brancaccio, titolare della Eagle Gym, di Chiaia - dobbiamo far recuperare agli abbonati la retta di questi 77 giorni di chiusura e non prevediamo nuove iscrizioni. La gente è spaventata». Alla Wellness Chiaia per esempio avrebbero preferito rimandare la ripartenza: «Un intero corso - spiega il titolare Alfredo Pagano ci ha comunicato la volontà di riprendere le attività a settembre. Solo 29 prenotati sui 200 in media. In un’ora possiamo far entrare massimo 10 persone. Non ci è convenuto aprire, le spese sopravanzano le entrate considerato che dobbiamo risarcire gli abbonati».