Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Sirano: «Ercolano riparte in totale sicurezza Aperti dal 2 giugno»
Francesco Sirano, direttore del Parco archeologico di Ercolano, adesso che Pompei ha aperto non vede l’ora di riaprire anche il “suo” sito?
«Certo. È un sentimento mio condiviso da tutto lo staff. Vedere la città vuota è stato molto brutto. Ripartiremo il 2 giugno in occasione della festa della Repubblica. Ci siamo coordinati innanzitutto col Mav, cioè il Museo archeologico virtuale, che è poco lontano dal nostro Parco, ma anche col Mann e altre strutture museali».
Quali problematiche comporta un sito sostanzialmente diverso da Pompei?
«Come è noto, una parte del Parco è già da tempo fruibile senza necessità di acquistare il biglietto. In queste ultime settimane abbiamo fatto uno sforzo organizzativo per riaprire sia quest’area, sia quella archeologica in senso stretto. Questo vuole dire che avremo due check point, alle estremità del Parco, dove misureremo la temperatura a tutti. Vi saranno quindi indicazioni per ricordare le norme da rispettare. Gli itinerari garantiranno la separazione dei percorsi di entrata e uscita. Poi biglietti online e ingressi contingentati: niente gruppi, ma ogni quarto d’ora saranno ammesse quindici persone. Ricominciamo felici di riaprire, ma con un sottofondo di tristezza per quello che è già successo e per le sofferenze del territorio, per il quale il turismo era diventato una risorsa importante: da una permanenza media di 3 ore si era passati a due giorni. I bed & breakfast erano raddoppiati».
Ci saranno agevolazioni? «Per tutto il periodo estivo il prezzo del biglietto sarà di 10 euro anziché 13. Oppure, al prezzo pieno si potrà sottoscrivere un abbonamento che permetterà ingressi illimitati e pure la fruizione delle mostre in programma che abbiamo dovuto rimandare».
Anche Ercolano come Pompei ha fatto registrare negli ultimi anni affluenze da record. Che obiettivo si pone in quest’anno particolare ?
«È evidente che non ripeteremo i 630 mila dell’anno scorso. Non voglio sbilanciarmi. Sarei molto contento se tutti quelli che verranno andranno via con la consapevolezza di aver vissuto un’esperienza di conoscenza unica».
Intanto avete lanciato insieme con Packard il vostro partner privato un’altra iniziativa. Ce ne parla?
«Vogliamo approfittare di questo momento per rinsaldare il rapporto con chi vive vicino a noi. E beneficiare delle loro esperienze. Effettueremo una rilevazione partecipata, con un questionario molto semplice. Dopo la guerra, gli Ercolanesi hanno rimesso in moto l’economia con i jeans di Resina, poi hanno dimostrato di sapersi opporre alla camorra. L’Herculaneum conservation project si è sempre caratterizzato per la straordinaria attenzione per il sociale».
Sul fronte scientifico? «Abbiamo accelerato su tutti i progetti di conservazione. È il momento propizio per poter disporre di nuovi spazi per la fruizione».
” Felici di accogliere di nuovo gli ospiti, ma preoccupati per il turismo