Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il complotto: scenari di fantapolitica e intrighi in attesa del Covid 20
Scenario fantapolitico della pandemia: dalle trame oscure di Trump a quelle di Bill Gates, passando per Amazon. Fino al trionfo del gruppo AperolSprizz
Il Covid 19 è stato costruito in un laboratorio di Wuhan da tecnici e agenti del governo di Pechino. La Cina aveva interesse a costruire un’arma di distruzione di massa, per combattere l’impero occidentale e tenere sotto controllo la demografia, avendo troppe bocche da sfamare e troppa popolazione anziana. Il presidente Trump ha denunciato i piani cinesi, ma ha deciso di lasciare che il virus si diffondesse con un triplice scopo: controllare il voto elettronico alla prossime elezioni ed essere così rieletto, arricchire le case farmaceutiche che troveranno il vaccino (nel frattempo sostiene il loro fatturato cibandosi ogni mattina di clorochina e brioche), eliminare qualche milione di immigrati che così rinunciano ad andare in America per paura di ammalarsi. (Esempio peraltro allo studio nelle segreterie di partiti sovranisti).
Il virus ha però favorito interessi convergenti negli Stati Uniti. Bill Gates e i giganti del web, grazie alla pandemia, progettano di vendere le loro applicazioni di controllo sociale e smart working e, ovviamente, arricchirsi, come tutti, in Borsa. Per queste ragioni, Cina e Stati Uniti sono amici/nemici. Insieme hanno deciso di distruggere l’Organizzazione Mondiale della Sanità, prima costringendola con la corruzione a non dare in tempo l’allarme sulla diffusione del virus, poi accusandola di non avere dato l’allarme in tempo.
L’Europa, come sempre, è stata a guardare in ordine sparso. Ma poi, come sempre, la Germania ha dato la scossa. E così si è scoperta la seconda parte del complotto: l’epidemia ha permesso di mettere in circolo centinaia di miliardi di euro, fra aiuti e prestiti, rompere il patto di stabilità, distruggere i partiti sovranisti e populisti, euroscettici.
Lo slogan di Ursula e Angela è «No virus, no money», ma attenzione all’inghippo (peraltro fiutato da Salvini, Borghi e Meloni): i soldi finanzieranno l’export tedesco e torneranno a Berlino, dove hanno sede le principali case farmaceutiche. E qui il cerchio si chiude.
L’epidemia in Italia, Paese di antiche tradizioni epidemiologiche (fra cui camorra, mafia, vaiolo, il fancazzismo, clientelismo e «capisci a me»), ha sviluppato variazioni sul tema. Il governo Conte, d’accordo con i cinesi, (i primi infettati erano infatti due turisti cinesi scoperti a Parma), ha sfruttato la diffusione del virus per stare in sella, allontanare le elezioni, ottenere prestiti per salvare la baracca, impedire a Renzi di fare altri disastri, sgonfiare Salvini, preparare il terreno per l’elezione di Draghi al Quirinale. Il Pd lo ha appoggiato con entusiasmo, da quando ha trasformato l’Italia in un’unica zona rossa. Per questo, in moltissime case, si è sentito il coro di « Bella ciao ».
Draghi avrebbe il consenso di tutti gli italiani, dell’Europa e del mondo, essendo l’uomo che determina lo spargimento di miliardi con il paracadute dopo le grandi crisi finanziarie globali. Pare che si sia messo d’accordo con gli americani per fare fallire le banche nel 2008 e con la Cina per diffondere il virus, dodici anni dopo. (Unica prova, per ora, interviene di preferenza negli anni bisestili).
Sotto Conte si fanno la guerra i governatori delle regioni, ma è una guerra apparente. Lombardia e Veneto, amministrate dalla destra, sognano di affossare l’apparato produttivo delle regioni più ricche d’Europa e hanno deciso per prime il lockdown e minacciano nuove chiusure. Campania, Puglia e Toscana,
amministrate dalla sinistra, sostengono la decrescita felice, mare e spiagge deserte, in attesa al solito di montagne di aiuti a fondo perduto. De Luca ha addirittura proibito la pizza. Sono insomma tutti d’accordo — leghisti e comunisti — con Ursula e Angela: «No virus, no money».
Al soldo delle grandi potenze ci sono gli scienziati. Qualcuno, all’inizio, ha sollevato dubbi sulla pandemia, ma si è poi rapidamente allineato: adesso è un coro sui pericoli del virus. Per fortuna, qualche coraggioso don Chisciotte si ostina a predicare che le mascherine sono pericolose perché impediscono di respirare, (lo provano l’ecatombe di dentisti, manicure e chirurghi estetici che l’hanno indossata) che l’aria aperta fa benissimo, soprattutto se anche i novantenni fanno almeno un’ora al giorno di jogging : possibilmente, in gruppo.
Come nelle maratone stracittadine oggi proibite, scienziati di tutto il mondo, dai 18 ai 90 anni, partecipano alla corsa per la scoperta del vaccino. Molti hanno distanziato il gruppo con annunci che li hanno resi più famosi di Fiorello. Ma, in attesa dei test, è cominciata la corsa, on the web, di politici e intellettuali (la selezione è per dimensioni del cervello) che avvertono il pubblico meno avveduto sull’estrema pericolosità politica di lockdown e vaccini.
Sono gli eroi che hanno scoperto — prove alla mano — quanto i vaccini, da Pasteur in poi, facciano male e i segreti accordi fra Pechino e Washington per riorganizzare la globalizzazione: tutti a casa, con occhiali a forma di tablet. Basterà un battito di ciglia per fare shopping via Amazon, il cui presidente — secondo i bene informati — aveva tutto l’interesse alla diffusione del virus per allargare il sistema delle vendite online. Si sarebbe anche candidato alla presidenza della Spectre.
Questi eroi stanno tentando di smascherare l’alleanza arabo-israeliana, pazientemente costruita dal premier Netanyahu, il quale non si preoccupa degli scandali finanziari tanto viene sempre rieletto. Gli arabi, d’accordo con i cinesi, hanno compreso che l’uso universale delle mascherine, con l’aggiunta di occhiali da sole nelle stagioni estive e di passamontagna nelle stagioni invernali, renderà finalmente invisibili i volti delle donne. Gli israeliani, d’accordo con gli americani, hanno immaginato che le mascherine, con l’aggiunta di cui sopra, impediranno ogni forma di stalking (anche perchè mascherano labbra e nasi rifatti) e rafforzeranno finalmente la parità uomo donna.
Per fortuna, i pochi sopravvissuti giornalisti d’inchiesta hanno trovato il coraggio di continuare a indagare. Costretti a collaborazioni miserabili, diffondendo il loro lavoro gratuitamente, hanno trovato un alleato in una potente lobby uscita allo scoperto: il gruppo AperolSpritz, con migliaia di sostenitori clandestini, in maggioranza giovani e single, sta finanziando le ricerche e ha già pronto un piano per prevenire l’uscita, di cui si parla già in Cina per l’autunno, del Covid 20.