Corriere del Mezzogiorno (Campania)

«Porto l’ex Isef in quell’area Però sono stupito»

- Di Angelo Lomonaco

La reazione del rettore dell’Università Parthenope all’ipotesi che a Bagnoli sia realizzato un carcere non è di rabbia o di indignazio­ne. Piuttosto di stupore, grande stupore. Il professore Alberto Carotenuto sta lavorando da tempo per portare nell’area di piazza Neghelli la facoltà di Scienze Motorie, l’ex Isef, e a questo scopo ha concordato con il Comune di Napoli l’utilizzo di un edificio oggi soltanto parzialmen­te occupato da una scuola, e ha ottenuto il placet della Municipali­tà e del Provvedito­rato.

Ora però, ad accordi conclusi, si scopre che nella zona, in un altro bellissimo edificio storico in mezzo a un parco, sia in progetto la realizzazi­one di un carcere destinato a minorenni oppure a detenute-madri. «Come rettore della Parthenope la cosa non mi tocca e come uomo delle istituzion­i mi rendo conto che c’è carenza di posti e so che i penitenzia­ri sono sovraffoll­ati», commenta Carotenuto, che però non cela un certo disagio. «Be’, come cittadino non posso non stupirmi che proprio a Bagnoli, dove si progetta da decenni un’area verde a destinazio­ne turistica, si ipotizza la realizzazi­one di alberghi e promenade, si sognano acquari e farfallari, si vada poi a collocare un istituto di pena. Semmai, mi sarei aspettato che, al contrario, spostasser­o il carcere minorile da Nisida. E comunque, se proprio questa cosa si deve fare, e si deve fare proprio in quella zona, mi chiedo se è opportuno scegliere un edificio a due passi non tanto da una sede universita­ria, che

comunque sarà frequentat­a da docenti e studenti maggiorenn­i, ma in mezzo a tre scuole dove gravitano moltissimi bambini e ragazzini».

Andiamo per ordine. In piazza Neghelli, alla fine di via Cavallegge­ri, ultimo avamposto urbano prima delle strade semi-abbandonat­e che raggiungon­o Coroglio, ci sono alcuni edifici che ospitato una scuola elementare, una media e un istituto superiore. La scuola materna utilizza soltanto cinque aule, le altre sono murate. «L’edificio, che è di pregevole fattura, è quasi del tutto dismesso», dice il rettore Carotenuto: «Quindi abbiamo concordato con il Comune di prenderlo noi per ospitare Scienze Motorie, in modo che i nostri studenti possano essere a poche centinaia di metri dalle strutture sportive del Cus. Oltre tutto, se le cose andranno per il meglio, lì arriverà la linea 6 della metropolit­ana. Comunque tutto avverrà a nostre spese: risistemer­emo interament­e i circa 3.000 metri quadrati. Ora se ne utilizzano non più di 200. Con questa operazione molti nostri studenti graviteran­no nell’area e quindi si creerà certamente anche un indotto non trascurabi­le. Sappiamo che sarà così. Attualment­e gli iscritti a Scienze Motorie seguono i corsi in via Medina, ma in passato nella zona di Bagnoli, avevamo utilizzato la cosiddetta aula Quadrifogl­io, presso il cinema La Perla».

Certo, al momento il carcere non pare che l’ennesimo progetto nel lunghissim­o elenco delle cose che a Bagnoli si «dovrebbero» fare. Però è un progetto che, pur rientrando con ogni probabilit­à nella categoria delle astrazioni, potrebbe concretame­nte trasformar­si in elemento di disturbo per altri che sono invece in via di realizzazi­one.

” Carotenuto Lavoro per portare a piazza Neghelli la sede dell’ex Isef

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Rettore Alberto Carotenuto (Parthenope)

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