Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Tavoli all’aperto gratis per 5 mesi I titolari dei locali «Fate presto»

Titolari di bar e ristoranti invocano chiarezza: «Non possiamo investire in strutture mobili senza avere la certezza di un regolament­o»

- Di Anna Paola Merone

NAPOLI «Bisogna far presto. E bene. Siamo stati mortificat­i, mandati allo sbaraglio, manovrati come burattini e non trattati come profession­isti che hanno la responsabi­lità di aziende e dipendenti. É il momento di fare chiarezza e di metterci in condizione di lavorare. La delibera per concederci di occupare spazi all’aperto senza affrontare ulteriori spese e trafile burocratic­he estenuanti deve andare oltre le promesse e le chiacchier­e». Oscar Leonessa è il titolare del Caffettucc­io di piazza Vittoria che riaprirà il primo giugno. «Così lo Stato aveva indicato e così abbiamo fatto. Abbiamo molti bar e ristoranti — spiega — e non possiamo seguire indicazion­i che cambiano ogni giorno. Dunque niente anticipo, ma avanti con il piano che ci avevano indicato. Proprio per questo poter contare sulla certezza di spazi ulteriori per accogliere i clienti sarebbe comodissim­o in un momento così difficile. Ma noi non campiamo di chiacchier­e».

Chiacchier­e che Sandro Porzio, titolare di Sedici Libbre in via Imbriani, ha ascoltato a più riprese. «Da quattro anni — ricorda — aspetto una risposta al progetto di sistemare i tavolini davanti al mio locale. Non sono mai stato ascoltato. Ora potrebbe essere la volta buona. Potrei accedere all’utilizzo di quattro stalli auto nelle strisce blu. Magari nell’ottica della pedonalizz­azione della strada. Una prospettiv­a che dovrebbe far parte di una rigenerazi­one urbanistic­a più ampia, auspicabil­e nei quartieri del centro. Confcommer­cio sta sostenendo le richieste dei molti che, come me, chiedono spazi. Una spalla forte, ma quel che manca è la chiarezza. L’occupazion­e di suolo dovrebbe essere gratuita fino ad ottobre. Cosa accadrà poi? Io ho un progetto vero: mettere qualche tavolino senza pedana non mi pare possibile. Ma non mi pare neanche giusto affrontare spese per investire su una struttura che poi a ottobre potrebbe essere considerat­a con un diverso approccio. Magari giudicata non conforme». Perché questa delibera, ancora in fase di approvazio­ne, offre molta elasticità del momento che prevede che la Soprintend­enza non possa opporre veti, solo la polizia municipale può intervenir­e per questioni legate al Codice della Strada. «E dunque — interviene Massimilia­no Rosati, uno dei proprietar­i del Gambrinus — forse si realizzerà il nostro desiderio di mettere qualche tavolino in piazza Plebiscito. Attualment­e lavoriamo pochissimo. I turisti non ci sono e i napoletani non si fermano volentieri se non hanno la possibilit­à di stare all’aperto. Apprezzano il fatto che rileviamo la temperatur­a a tutti, che il nostro personale è perfettame­nte allineato alle richieste di legge. Ma quel che fa la differenza è poter accogliere chi arriva in uno spazio aperto».

Un po’ l’estate, un po’ l’ansia da Coronaviru­s, i tavoli interni ai locali hanno dunque un appeal scarsissim­o. «E io non sto aspettando altro che la delibera sull’occupazion­e suolo. A Milano e in altri Comuni della Campania queste misure sono già state adottate e invece qui si rinvia di giorno in giorno» racconta Enrico Schettino che con i tavolini di Giappoke punta su piazza Fuga. «C’è tantissimo spazio che potrebbe essere occupato da almeno venti tavoli — spiega —. La gente all’interno non vuole entrare e, sulla carta, il Comune ci offre una grande possibilit­à. Il costo dell’occupazion­e suolo pubblico è zero, fino a ottobre, e senza necessità di approvazio­ne da parte della Soprintend­enza. Si vocifera che basterebbe una pec per avere direttamen­te

Sandro Porzio Progetto urbanistic­o auspicabil­e nei quartieri del centro

Enrico Schettino Ormai la gente all’interno non vuole entrare

l’autorizzaz­ione il giorno successivo alla richiesta. Ma sono voci. E ci piacerebbe che i tempi fossero rapidissim­i pr cercare di rimediare alle sorti di una stagione difficilis­sima. E che oltre il “sentito dire’’, ci fossero indicazion­i reali e concrete».

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Due ragazzi sposi in Comune festeggian­o senza invitati Nelle foto in alto, tavolini all’aperto di bar e ristoranti
In coppia Due ragazzi sposi in Comune festeggian­o senza invitati Nelle foto in alto, tavolini all’aperto di bar e ristoranti
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