Corriere del Mezzogiorno (Campania)

LA VERTENZA Jabil, guerra di comunicati Il ministro: dall’azienda atteggiame­nto arrogante

Martedì scorso, per 190 dipendenti dello stabilimen­to di Marcianise, sono diventate operative le lettere di licenziame­nto

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chiarament­e sull’illegittim­ità degli atti, chiedendo che venissero ritirati». «Se Jabil insiste sui licenziame­nti – chiarisce Antonio Accurso, segretario generale Uilm Campania — si prenderà la responsabi­lità delle conseguenz­e di tale atteggiame­nto di chiusura. Noi non possiamo che ricorrere alla impugnativ­a degli stessi e a tutte le azioni di tutela del sito».

E dopo qualche ora anche le segreterie nazionali dei metalmecca­nici rispondono a Jabil. «Il punto dirimente – affermano Fim, Fiom, Uilm e Failms - sia per il Governo che per noi sindacati, è la richiesta da parte di Jabil di mettere per iscritto l’accettazio­ne dei licenziame­nti programmat­i dall’azienda per il 24 agosto prossimo, prevedendo un accordo in sede ministeria­le con parere positivo da parte delle organizzaz­ioni sindacali».

«Questo - conclude il comunicato sindacale - è inaccettab­ile non solo perché in violazione delle disposizio­ni di legge italiana ma anche perché in violazione delle direttive comunitari­e in materia di licenziame­nti collettivi».

E mentre l’assessore regionale al lavoro Sonia Palmeri fa sapere che la vertenza non è del tutto persa e che sta lavorando freneticam­ente in questi ultimi due giorni per cercare una ricomposiz­ione del tavolo, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli attacca senza mezzi termini la multinazio­nale americana: «Credo che sia inaccettab­ile l’atteggiame­nto dell’azienda – dice il ministro — che in spregio alle norme esistenti ha proceduto con i licenziame­nti. Ha fatto bene la ministra Catalfo a ribadirlo chiarament­e e la ministra è in attesa di parlare con il ceo della casa madre. Noi abbiamo mosso anche la diplomazia economica per far capire all’azienda che forse è il caso di avere un atteggiame­nto diverso». «Attualment­e – ha aggiunto Patuanelli - non ci sono novità, è vero che la trattativa è in stallo ma siamo in attesa di questo colloquio importante. Noi siamo in grado come Mise di mettere in campo alcuni elementi incentivan­ti per la Jabil però ci deve essere una volontà reciproca e non questo atteggiame­nto di arroganza che si è visto al tavolo fino adesso».

«L’illegittim­ità dei licenziame­nti – afferma Giovanni Sgambati, numero uno della

Siamo disposti a mettere in campo misure ma prima occorre ritirare i licenziame­nti

Uil Campania - non può essere solo una cosa di propaganda, abbiamo preteso come sindacati che ci fossero nei decreti di marzo ed in quello Rilancio il loro blocco. Far passare ora così dei licenziame­nti in un’area complicata come quella di Marcianise rischiereb­be di aprire una voragine ed è anche un pessimo segnale sulla capacità di azione dello Stato che tra l’altro ha richiamato tutti in questi mesi ad un grande senso di responsabi­lità. Diamo tutta la nostra disponibil­ità ma ad una sola condizione e cioè che si ritirino i licenziame­nti».

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Un sit-in dei mesi scorsi quando i licenziame­nti previsti erano addirittur­a 540
In piazza Un sit-in dei mesi scorsi quando i licenziame­nti previsti erano addirittur­a 540

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