Corriere del Mezzogiorno (Campania)
«Mistral», il satellite che comunica con un tweet
Consentire l’accesso allo Spazio per effettuare esperimenti in microgravità in tempi brevi e a costi ridotti, con la possibilità di recuperare il payload (carico utile), è l’obiettivo di Mistral, finanziato dalla Regione Campania e promosso dal Distretto Aerospaziale della Campania (DAC). Il programma è stato sviluppato da Telespazio, una joint venture tra Leonardo (67%) e Thales (33%), alla guida di un raggruppamento che vede la partecipazione delle principali realtà industriali e universitarie del settore presenti sul territorio campano, quali: Ohb Italia, Cira, Euro.Soft, Università di Napoli Federico II, ALI, TSD Space, Sab Aerospace, Srsed, Powerflex, Lead Tech, Antares, Cnr, Enea e Università di Napoli Parthenope.
Il progetto Mistral (MIni-SaTellite con capacità di Rientro Avio-Lanciabile), prevede lo sviluppo di un sistema di rientro atmosferico «intelligente» per una capsula che potrà essere agganciata a una micro-piattaforma spaziale multi-ruolo e aviolanciabile, della classe di 40-50 kg, per il recupero del payload e dei campioni sperimentali. Caratterizzato dall’utilizzo di nuove leghe ultraleggere, materiali e tecnologie «green», MISTRAL integra anche sistemi di health monitoring, grazie a sensori inseriti nelle parti critiche come lo scudo termico dispiegabile, la cui apertura è modulabile per un controllo attivo della traiettoria di rientro. Inoltre, il sistema di gestione della micro-piattaforma denominato «Space Twitter» consente alla capsula in orbita di inviare in maniera automatica e con continuità dei «tweet», ovvero brevi messaggi, per comunicare il proprio stato operativo a una serie di microstazioni terrestri dedicate.