Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Da centravant­i in bilico a bomber del mercato

Su di lui la Juventus ma anche il Tottenham e l’Atletico di Madrid Il Napoli non fa sconti e non accetta contropart­ite tecniche

- Ciro Troise

NAPOLI Non se n’è risparmiat­o neanche uno, di mercato, da quando è a Napoli. Arek Milik è sempre stato al centro di voci, di trattative (vere o presunte) nella duplice veste di centravant­i sempre in bilico e di bomber con una media invidiabil­e tra minuti giocati e numero di gol. Infortuni a parte. Nell’epoca del post Covid, con la sessione estiva del mercato che sopraggiun­ge, è ancora lui al centro della «giostra» e le sue quotazioni sono in rialzo. Che sia un bene o un male, è poco importante. Di certo ci ha fatto l’abitudine.

I numeri restano dalla sua parte: 12 gol in 22 presenze, uno ogni 129 minuti. La trattativa per il rinnovo continua, l’entourage di Milik è convinto che l’ingaggio debba essere equiparato a quello percepito da Insigne e Lozano. La permanenza di Mertens poi oscura l’ambizione del polacco di diventare protagonis­ta.

Al cospetto di uno stipendio di 4 milioni circa, Milik accettereb­be anche una clausola rescissori­a di 100 milioni di euro. Nei prossimi giorni potrebbe esserci un incontro con il suo agente Pantak, la

Juventus si è mossa sotto traccia fiutando l’affare visto il contratto in scadenza fra tredici mesi.

Il Napoli chiede 50 milioni, la sensazione è che De Laurentiis non abbasserà molto le pretese e non accetterà le eventuali contropart­ite tecniche proposte dalla Juventus attenta al mercato per sostituire Higuain (contratto in scadenza nel 2021). Qualche estimatore c’è anche all’estero, arrivano segnali da Atletico Madrid, Schalke 04 e Tottenham. Dicevamo di una storia personale sempre in bilico: davanti a Milik c’è sempre stato qualcuno che alla fine lo «oscurava». Arriva nell’estate del 2016 quando il Napoli deve rimediare alla ferita della partenza di Higuain e il tentativo per Icardi era fallito.

Sette gol nelle prime nove partite prima di sprofondar­e nell’incubo degli infortuni. Dal vuoto viene fuori l’idea Mertens centravant­i, l’esito è scritto nella storia: 85 gol in tre anni e mezzo.

Il peso di sostituire Higuain, il fantasma Icardi, l’affermazio­ne del talento di Mertens, i maledetti infortuni hanno creato intorno a Milik questa sensazione d’eterna incertezza, l’insoddisfa­zione di non riuscire mai a diventare il trascinato­re del Napoli.

I numeri lo premiano: 46 gol in 109 presenze ma non sono bastati per conquistar­e la scena. Un anno fa è iniziato il confronto tra il Napoli e Milik, reduce dalla sua migliore stagione, l’unica in cui ha trovato continuità realizzand­o 20 gol. Milik chiedeva un ingaggio importante, De Laurentiis era orientato su altre idee per l’attacco, con Icardi nuovamente nel mirino. L’affare sfuma, il reparto offensivo si completa con Llorente e Lozano, per Milik si fanno avanti la Roma, per sostituire Dzeko che sembrava diretto all’Inter, e il Borussia Dortmund ma il Napoli decide di tenerlo senza risolvere il nodo del contratto in scadenza nel 2021. Milik deve fare i conti ancora con gli infortuni, ad agosto si ferma nel riscaldame­nto prima dell’amichevole col Barcellona, la storia si ripete a novembre prima di Napoli-Genoa, la partita post-ammutiname­nto. Se parte o resta è presto per dirlo, ma il Napoli si guarda intorno: Azmoun dello Zenit San Pietroburg­o è un’idea concreta, l’attaccante iraniano ha dato il suo gradimento, servirà un accordo con il club russo che lo valuta 35 milioni. I contatti con l’entourage sono frequenti, il Napoli sembra non voler andare oltre i 25 milioni.

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Centravant­i Arek Milik è arrivato a Napoli nell’estate del 2016per sostituire Gonzalo Higuain passato alla Juventus

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